I FAVOLOSI ANNI ’60 E ’70 IN MOSTRA ALLA SALA DEI TEMPLARI DI MOLFETTA

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Molfetta. Alla sala dei Templari, in Piazza Municipio fino all’11 giugno sarà possibile vistare la mostra BOOM: gli anni ’60-’70, un excursus storico tra progresso ed emancipazione femminile

molfettaabitoraso060622Se desiderate fare un tuffo nel passato, un viaggio nel tempo ed esattamente negli anni ’60 e ’70 del secolo scorso, allora dovete recarvi presso la Sala dei Templari, in piazza Municipio a Molfetta, dove fino all’11 giugno sarà possibile visitare Boom: gli anni ’60 e ’70 un’ interessante mostra promossa dalla BPW FIDAPA sezione di Molfetta.

La FIDAPA, acronimo di Federazione Italiana Donne Arti Professioni Affari, è un’associazione internazionale, a Molfetta operativa da più di 40 anni, il suo fine è promuovere, incoraggiare, valorizzare le iniziative delle donne in vari ambiti da quello artistico, a quello professionale, a quello politico. L’associazione inoltre è da sempre impegnata a superare le discriminazioni di genere.

La mostra vede esposti capi di abbigliamento, accessori, elettrodomestici e oggetti di arredamento che hanno caratterizzato le case degli italiani negli anni del boom economico. Vestaglie, abiti da sposa, abiti d’alta moda, confezionati per l’occasione dalle studentesse dell’I.I.S.S. Vespucci, sessione moda, di Molfetta. E poi ancora vinili, mangiadischi e riviste d’epoca, una radio e persino una TV dove è possibile rivivere l’emozione dell’allunaggio del 20 luglio 1969.

In esposizione anche foto che documentano la storia e l’evoluzione della società, della famiglia italiana e soprattutto della figura femminile che proprio in quegli anni è al centro di forti e radicali cambiamenti.

Ed è proprio questo punto che la mostra vuole sottolineare e ricordare: l’importanza di quegli anni per la trasformazione e rivoluzione del ruolo della donna nella società. Ogni oggetto racconta dei piccoli e grandi passi fatti dal nostro genere, dall’uso della scandalosa minigonna, abbigliamento che ha simboleggiato la libertà sessuale, agli elettrodomestici che hanno agevolato il lavoro casalingo delle donne.

La donna non più angelo del focolare, ma anche Donna, Persona, Essere Pensante, pienamente parte attiva della società anche fuori casa.

A proposito dell’invenzione di elettrodomestici e di quanto questi abbiano agevolato le donne, interessante è stato Pane, pomodoro, olio e sale, una divertente pièce teatrale a cura dell’Avvocato Caterina Tattoli e l’ Avvocato Michela Minervini che racconta con ironia delle conquiste giuridiche delle donne in campo lavorativo.

Nella pièce infatti l’invenzione che avrebbe dato il via all’emancipazione femminile sarebbe stata quella della lavatrice che ha ridotto notevolmente il tempo che si dedicava al bucato, una tra le tante e faticose attività casalinghe che le nostre ave sono state costrette a svolgere per lungo tempo.

La lavatrice come dice l’ Avvocato Caterina Tattoli ha permesso alla donna di utilizzare quel tempo dedicato al bucato, ad altro, a riflettere, a pensare e a organizzarsi per conquistare il giusto spazio nella società.

La mostra sarà visitabile fino all’11 giugno nei seguenti orari il martedì – venerdì 17.30 – 20.30, sabato e domenica la mattina dalle ore 10 alle ore 13 e nel pomeriggio dalle 17 alle 20.30. Il lunedì chiuso.

Questo pomeriggio ci sarà l’ultimo evento di contorno alla mostra dal titolo Ingegneria e architettura al femminile negli anni ’60 e ’70. L’evento è a cura dell’Ingegnere Carmen Cazzolla, con gli interventi dell’Ing. Francesca Caldarola e l’Ign. Maria Paola D’Amato. L’appuntamento è alle ore 18.30 presso la Sala dei Templari in Piazza Municipio.

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