ALGA TOSSICA, ARPA PUGLIA RILEVA A MOLFETTA UNA PRESENZA SCARSA

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Molfetta. Nel secondo monitoraggio condotto da Arpa Puglia alla Prima Cala, la presenza di Osteopsis Ovata è di 80 cellule per litro

molfettaalgatossicaIImonitoraggioL’alga tossica, nonostante l’innalzamento repentino delle temperature, resta un problema marginale per le acque di balneazione a Molfetta. Stando ai dati diffusi da ARPA Puglia a seguito del secondo monitoraggio annuale sulla presenza della Osteopsis ovata, un’alga unicellulare del gruppo delle Dinoflagellate, nelle acque della costa molfettese la presenza è di 80 cellule per litro. Nella vicina Giovinazzo si rileva anche una presenza scarsa, che si attesta sulle 120 cellule per litro.

Un dato poco rilevante al momento, ma destinato a modificarsi durante l’estate, che a causa di vari fattori, soprattutto relativi all’aumento della temperatura delle acque, fotografa il graduale aumento della presenza della microalga nociva. Le operazioni di monitoraggio sono condotte dall’ARPA a cadenza quindicinale per stabilire la presenza quali-quantitativa dell’alga nelle acque di balneazione di venti siti distribuiti sull’intero territorio regionale e rappresentativi della tipologia costiera potenzialmente interessata dalla presenza della specie.

Completamente assente nella prima metà del mese, la presenza dell’alga tossica nelle acque della costa molfettese risulta dimezzata rispetto alle rilevazioni effettuate il 15 giugno dello scorso anno. Lo storico dei dati al 2021 riporta infatti una presenza di 160 cellule per litro, rispetto alle 80 attuali.

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