OSPEDALE NORD BARESE, TAMMACCO: «ECCO COSA PREVEDE IL PIANO DI FATTIBILITÀ»

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Molfetta. Il consigliere regionale Saverio Tammacco traccia una sintesi delle 150 pagine che compongono il piano di fattibilità messo a punto dalla Asl Bat

molfettaTammaccoL’atteso piano di fattibilità preliminare alla realizzazione del nuovo Ospedale del Nord barese tra Bisceglie e Molfetta, è stato ratificato dalla Asl Bat lo scorso 20 luglio e attende ora l’approvazione del Nucleo di Valutazione degli Investimenti del Ministero della Sanità.

Dopo il commento del sindaco Minervini, entra nel merito dei contenuti di progetto e cronoprogramma, il consigliere regionale Saverio Tammacco, che in una nota stampa dichiara: «Ringrazio i Sindaci Tommaso Minervini e Angelantonio Angarano delle città di Molfetta e Bisceglie, sulle quali ricadrà l’ospedale per aver lavorato con spirito collaborativo e di massima condivisione, dimostrando di avere a cuore gli interessi di un territorio che da troppo tempo aspetta risposte in merito alla salute dei cittadini. Ora la cosa importante è far conoscere ai cittadini quali caratteristiche avrà l’ospedale del nord barese e quali sono i suoi punti di forza.

Si tratterà di un ospedale di primo livello con 250 posti letto: due posti letto per stanza, con schermature flessibili per garantire la privacy nonché l’inserimento di “family zone” per i parenti che assistono i pazienti. Sarà, inoltre, dotato di un’area Emergenza-Urgenza, organizzata in tre aree distinte ma funzionalmente connesse tra loro quali il Pronto Soccorso e l’area di Osservazione Breve Intensiva per adulti; il Pronto Soccorso e l’area di Osservazione Breve Intensiva Materno – Infantile; l’area di diagnostica dedicata. Tutte e tre le aree, potranno contare su strumentazioni di ultima generazione.

Il blocco operatorio prevede 5 sale operatorie, di cui 1 per interventi ad alta complessità, 1 per ortopedia, 2 per chirurgia di base e otorinolaringoiatria e 1 per la gestione delle emergenze; il blocco operatorio comprende anche 1 sala ibrida e 2 sale di Day Surgery. Grazie alle attrezzature di ultima generazione, il chirurgo potrà essere guidato durante gli interventi in scopia radiologica; si potrà preparare l’intervento chirurgico attraverso l’interfacciamento delle immagini morfologiche e funzionali e i modelli integrati 3D, con i “punti di repere” dei sistemi di navigazione installati sul paziente posto sul letto operatorio; si potrà verificare il corretto esisto degli interventi effettuati sul paziente (impianti di protesi, sonde, cateteri, ecc.).

Altro blocco del nuovo ospedale sarà il Blocco Parto. Il punto nascita di I livello permetterà di effettuare fino a 1.200 parti annui. Sarà costituito da 3 sale travaglio/parto; 1 sala per tagli cesarei; 1 sala per parto in acqua. Il piano di fattibilità prevede anche un efficiente servizio di Diagnostica per immagini con

prestazioni specialistiche per pazienti interni ricoverati e per pazienti ambulatoriali esterni. Previste le prestazioni di radiologia convenzionale, Ecografia diagnostica pediatrica e dell’adulto (ECT); TAC, Risonanza magnetica, Ortopantomografia, Diagnostica senologica mammografica.

Un ospedale all’avanguardia degno di questo nome, che secondo i tempi previsti dallo studio di fattibilità seguirà un cronoprogramma di realizzazione di sei anni. Una tempistica da sogno, ma chi non spera che i sogni si avverino? Nelle more della costruzione, continuo a lavorare affinché l’attuale ospedale Don Tonino Bello, in decadenza, possa essere riqualificato sia sotto l’aspetto strutturale che con l’assunzione delle risorse umane necessarie. Saranno questi interventi a traghettare i territori verso l’ospedale del futuro».

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