ANTICORPI DI PACE, IL PENSIERO DI DON TONINO BELLO TRA PAGINE INEDITE E RITROVATE

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Molfetta. L’indimenticato vescovo di Molfetta viene ricordato in nuovo lavoro letterario che racchiude diversi scritti inediti del venerabile

molfettaanticorpidipacedonbellocontentA quarant’anni dalla nomina episcopale a Vescovo della diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi, il pensiero lucido e sempre attuale del venerabile don Tonino Bello viene ricordato in “Anticorpi di Pace”, un nuovo lavoro letterario curato da Giancarlo Piccinni, presidente della Fondazione don Tonino Bello di Alessano.

Alla pubblicazione del libro “Testimone e maestro di virtù”, scritto di recente dall’attuale vescovo, Mons. Domenico Cornacchia, fa eco la nuova opera che giunge dalla cittadina in cui don Tonino è nato e che racchiude alcuni suoi scritti inediti. Nelle 176 pagine che compongono il volume trovano spazio le parole del Cardinale Marcello Semeraro, autore della prefazione, diversi scritti inediti di don Tonino, che compongono la prima parte, a cui si aggiunge una raccolta di interventi dell’autore.

«Biglietti, articoli, omelie, incontri, richieste di collaborazione – si legge nella sinossi del libro – sembra incredibile, ma ogni pagina che don Tonino ha lasciato, a qualunque genere letterario appartenga, ha il medesimo sapore, riconoscibilissimo: quello che nasce e germina dal bisogno di guardare al mondo – a qualsiasi latitudine si trovi lo sguardo – con la medesima passione cristiana per l’uomo: per l’uomo qualunque, per l’uomo fragile, per l’uomo che cerca, per l’uomo che sta nel bisogno del bene. E la lingua di don Tonino ha anche un’altra caratteristica, che lo accomuna ai grandi testimoni e profeti di ogni tempo, quella di attraversare i secoli e sembrare, comunque, attualissima. È quasi sconcertante, infatti – e questo libro lo testimonia, se pure ve ne fosse bisogno – rintracciare in pagine che risalgono a trent’anni fa e oltre, parole che sembrano redatte per l’oggi: perché la povertà, la guerra, la malattia non sono proprietà di un tempo lontano, ma ci scuotono ancora e sempre. Accompagnano gli scritti di don Tonino alcuni testi redatti dall’attuale Presidente della Fondazione che porta il suo nome: in essi, l’attualità del vescovo di Molfetta viene evidenziata ulteriormente, mentre si fa memoria degli affetti di questo “amico” che tutti avrebbero voluto avere».

Il libro “Anticorpi di Pace”, edito da San Paolo, è dedicato alle vittime di tutte le guerre di questo secolo e parte dei proventi della vendita saranno devoluti al sostegno dei rifugiati ucraini.

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