VITE AI MARGINI, IL COMUNE DI MOLFETTA SI MOBILITA PER PAOLO: A GIORNI IL TRASFERIMENTO IN UNA STRUTTURA IDONEA

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Molfetta. L’uomo versa da tempo in condizioni di salute precarie, peggiorate nell’ultimo periodo. Di qui la necessità di affidarlo alle cure di una struttura sanitaria idonea, che lo accoglierà a giorni

molfettapaolocefaloFa discutere da qualche tempo la condizione del signor Paolo, meglio noto a Molfetta col soprannome di “cefalo”, che da oltre dieci anni versa in uno stato di salute, mentale e fisica, decisamente precario. La sua situazione è balzata all’attenzione dell’opinione pubblica di recente, a seguito dei diversi problemi che il signor Paolo ha avuto con il vicinato.

Accusato di imbrattare la strada in cui vive con i suoi stessi escrementi e di aver maltrattato il suo cane, il signor Paolo è stato vittima di continue aggressioni verbali e atti di vandalismo. Qualcuno ha pensato bene, infatti, di disegnare un grosso fallo sul portone di casa sua. Anche a causa delle continue vessazioni, le condizioni di salute dell’uomo si sono velocemente fatte più critiche.

Dopo essersi rivolto al Pronto Soccorso del “don Tonino Bello” a Molfetta, il signor Paolo è da qualche giorno ricoverato in ospedale e attende ora il trasferimento in una struttura sanitaria idonea alle sue esigenze, disposta dal giudice tutelare il 14 agosto scorso. A farsi carico della vicenda, i servizi sociali del Comune di Molfetta, attraverso l’interessamento diretto del suo amministratore di sostegno e dell’assessore alla Socialità, Anna Capurso, determinata a risolvere la faccenda nel più breve tempo possibile. 

La struttura individuata dal Tribunale di Trani si trova a Bari ed è pronta a prendere in carico il signor Paolo che aspetta solo di essere lì trasferito. L’ingresso nella struttura è previsto a giorni e finalmente al signor Paolo saranno garantite tutte le cure di cui necesita

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