STORIE DI ORDINARIA ANOMALIA: IN SCENA ARTE MI SIA, STORIA DI UNA PITTRICE CHE FU DONNA

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Molfetta. La pièce inedita andata in scena ieri sera al Teatro Babilonia chiude la prima rassegna dell’associazione Anomalia tenutasi il 2 il 3 e il 4 settembre

molfettaartemisia020922Con la prima dello spettacolo Arte mi sia, si è chiusa ieri la rassegna Storie di Ordinaria Anomalia, ideata, promossa e realizzata dall’associazione Anomalia.

Chi ha avuto modo di seguire Storie di ordinaria Anomalia ha potuto constatare quanto presso il Teatro Babilonia ci sia una realtà culturale da conoscere e tenere d’occhio.

Dal fresco e brioso Il becchino di Amsterdam non porta iella, andato in scena sabato 3 settembre, al profondo, riflessivo e intimo Arte mi sia, questi talentuosi giovani hanno dato prova di una grande e profonda abilità artistica, nonché di grande creatività e originalità con il format Bazar che ha aperto la rassegna.

Un’attenzione particolare merita la nuova e originale produzione di Anomalia, Arte mi sia, creatura frutto di un lavoro di ricerca, tutt’ora in corso, una forma di studio teatrale su Artemisia Gentileschi, la più famosa tra le pittrici del ‘600.

Lo spettacolo si concentra sul terribile dramma vissuto da Artemisia, vittima di stupro per il quale, nel 1612, dopo un doloroso processo fu condannato l’artefice Agostino Tassi, amico e collega del padre della pittrice.

Un tema sempre tristemente attuale, quello sulla violenza di genere, uno spettacolo che evidenza quanto certe dinamiche di genere siano cambiate di poco, o forse per niente tra il 1612 e il 2022.

Intensa la recitazione di Lara de Pasquale, Marcella Bellifemine e Rosanna Ventura, bravissime interpreti di una Artemisia che si triplica, si smembra, si frantuma per poi ricomporsi e rinascere dopo la condanna del suo aggressore.

Delicata e degna di plauso la regia a cura di Davide Petruzzella coautore assieme a Morgana Petruzzella del testo.

Uno spettacolo bello, lungamente applaudito dal pubblico che ha riempito entusiasta Teatro Babilonia, un luogo dove si scoprono emozionanti anomalie.

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