LIBRERIA IL GHIGNO, STORIE ITALIANE: CATENA FIORELLO DELIZIA MOLFETTA CON I “CANNOLI DI MARITES”

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Molfetta. La scrittrice siciliana ha presentato il suo ultimo libro ieri sera presso la Galleria Patrioti Molfettesi per lo storico Festival della libreria Il Ghigno

molfettacatenafiorello150922Continuano gli appuntamenti del Festival Storie Italiane a Molfetta, evento ormai storico inserito nel cartellone degli Eventi dell’Estate molfettese del Comune di Molfetta, organizzato da Isa, Nicola e la loro figlia Donatella, titolari della storica libreria Il Ghigno.

Ieri sera è stata la volta della vulcanica Catena Fiorello Galeano, sorella dei notissimi Rosario e Beppe, autrice di un gustosissimo romanzo – consentiteci l’epiteto – dal titolo I cannoli di Marites, seconda parte della saga delle signore di Montepepe, un paesino immaginario della Sicilia meno conosciuta, quella più interna e rurale, ancora incontaminata.

Una storia di donne (ma non solo per donne) che ce l’hanno fatta grazie al talento, alla determinazione, alla solidarietà.

Davanti a un pubblico di lettori divertiti, appassionati, attenti, nella cornice della Galleria Patrioti Molfettesi, impreziosita dall’evento, la professoressa Stella de Trizio, mediatrice dell’incontro letterario, ha voluto proporre all’autrice una sorta di gioco letterario: l’associazione di cinque ingredienti fondamentali della ricetta del cannolo siciliano ad altrettanti aspetti significativi del romanzo, incentrato appunto su valori quali la solidarietà e l’accoglienza (la farina, elemento aggregante), l’amore (il marsala, dolce ma dal retrogusto amaro), la ricerca della felicità (lo zucchero), la poesia (la ricotta, elemento ancestrale e democratico).

Certo, c’è anche il cacao amaro, qui rappresentato dallo scontro con il malaffare, il racket cui saranno sottoposte le cinque donne che hanno una meravigliosa ‘arancineria’, ma per fortuna anche questo ostacolo sarà superato e le cinque donne voleranno alla volta di Parigi realizzando il loro sogno di affermarsi anche al di fuori della Sicilia.

Toccante l’epilogo dell’evento, al termine del quale Catena Fiorello ha voluto raccontare l’origine del suo cognome, Fiorello (ma questo rimarrà un segreto troppo intimo che solo i presenti conosceranno) e deliziare il suo pubblico con una meravigliosa serenata in dialetto siciliano.

Il Festival continua domani, venerdì 15 settembre, con Lorenzo Marone e il suo splendido romanzo Le madri non dormono mai. Appuntamento, come sempre alle 19.30 presso Il Ghigno, non mancate!

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