VIATOR FESTIVAL, UN PUBBLICO RAPITO PARTE DA MOLFETTA E APPRODA A GERUSALEMME IN UN VIAGGIO METAFORA DI SPERANZA

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Molfetta. La voce di Antonella Ruggiero ha scandito il viaggio in musica che Viator Festival ha offerto ieri sera presso l’anfiteatro di Ponente al suo devoto e attento pubblico

molfettaviatorfestivalJerusalemWay 11Esiste una dimensione che permette di guardarsi dentro con lucidità ed è il viaggio. Inteso come cammino. Un passo dietro l’altro diventiamo sempre più consapevoli di chi siamo, spesso addirittura perdendo di vista dove stiamo andando. Il pubblico che nella serata di ieri, sabato 24 settembre, ha riempito l’anfiteatro di ponente per assistere a “Jerusalem Way‘ ha vissuto in maniera virtuale questa esperienza attraverso la musica dei Radiodervish, dell’ensemble Calixtinus e del Quartetto d’archi dell’Orchestra Filarmonica Pugliese, che hanno accompagnato le inconfondibili voci di Antonella Ruggiero e Nabil.

In programma per la seconda giornata dell’ottava edizione di Viator Festival, il concerto si è fatto metafora del cammino. La vita regala momenti di incontro straordinari e il Festival vuole rendere omaggio a queste piccole, grandi magie. Il primo giorno, venerdì 23 settembre, si è tenuto l’incontro con l’associazione Lunghi Cammini, che si occupa di contribuire al recupero di adolescenti a rischio. Giovannangelo De Gennaro, direttore artistico di Viator Festival insieme a Michele Lobaccaro, a ridosso della scorsa primavera ha camminato al fianco di A. da Assisi a Santa Maria di Leuca, ma è da anni che sistematicamente decide di raggiungere una determinata meta e mettersi in cammino.

In tantissimi dall’anfiteatro di Ponente si sono messi in viaggio verso Gerusalemme, città di pace, ma anche di conflitti. E per questo simbolo di speranza. Dalla Grecia ai Balcani, dalla Puglia al Portogallo, fino a toccare il Medio Oriente e giungere in Palestina. La musica ha trasportato il pubblico in un viaggio di sogni e di amare verità.

Dalle “Lettere dal carcere” di Antonio Gramsci, spunta la Rosa di Turi, indimenticabile cavallo di battaglia dei Radiodervish, che Antonella Ruggiero dedica agli imprigionati ingiustamente e a tutte le donne che decidono di non sentirsi prigioniere dietro un velo. Tra sonorità orientali e brani più nostrani – struggente l’interpretazione in duetto di “Amara terra mia” di Domenico Modugno – si è compiuto un viaggio lungo e pieno di ricordi, segnati da pezzi indimenticabili tra cui “La canzone dell’amore perduto” di Fabrzio De André,Luna indiana” di Franco Battiato, “Cavallo bianco” dei Matia Bazar e “Centro del mundo” dei Radiodervish. “Jerusalem Way” si è concluso a con il bis di Kyrie, celebre brano della tradizione musicale africana, che musicisti hanno nuovamente eseguito per un pubblico emozionato e più volte in standing ovation. Il brano è stato dedicato a tutti i migranti che attraversano il mare in cerca di futuro e che troppo spesso, purtroppo, vengono respinti.

Viator Festival prosegue con il programma della giornata di oggi, tra escursioni, musica, teatro e Fa’ – Fiera delle Autoproduzioni in corso a Lama Martina, per poi terminare stasera con un momento artistico che intreccia parole e musica. Alle ore 20.30 nella Basilica Madonna dei Martiri, la Vox Feminae deell’Ensemble Calixtinus terrà un concerto dedicato alla figura della Santa e mistica Hildegard von Bingen. Ospite speciale della serata sarà Claudia Kholl che leggerà degli estratti dall’opera di Hildegard.

 

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