RIFIUTI ABBANDONATI SULLA COMPLANARE E SULLA 16 BIS, LA DENUNCIA DELLA GEPA

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Molfetta. Un quadro desolante quello che testimoniano le foto di denuncia inviate dall’associazione GEPA di Molfetta che si occupa della tutela degli ambienti e degli animali

molfettacomplanare2280922Giunge in redazione l’ennesima segnalazione sull’abbandono di rifiuti. Questa volta non riguarda però le strade cittadine, ma la complanare che collega Molfetta a Giovinazzo e le aree di sosta della SS 16 bis.

A denunciare e segnalare la situazione di degrado in cui versano piazzole di sosta a lato della carreggiata e scarpate che giornalmente sono invase da grandi e piccoli rifiuti, è l’associazione GEPA, Guardie Ecozoofile Protezione Ambientale, un’associazione nazionale di volontariato che ha sede anche a Molfetta e che da anni si occupa di tutela degli ambienti e degli animali.

Tra gli ambienti cittadini in cui la GEPA ha operato c’è anche il parco naturale di Lama Martina della cui tutela e salvaguardia se ne è occupata insieme al Comune di Molfetta e al centro di didattica ambientale Terrae.

La lista e la tipologia di rifiuti presenti sulle strade è varia, da quelli domestici a quelli definiti inerti e cioè gli scarti prodotti durante lavori di demolizione o costruzione che non è possibile riciclare o riutilizzare, senza contare poi i classici pneumatici, scarti di carrozzeria, materassi e molto, molto altro.

«La situazione di degrado è drammatica – scrive il Presidente dell’associazione – informeremo la Prefettura di competenza e invieremo le foto al Ministero della Transizione ecologica, come abbiamo fatto precedentemente per altre situazioni.

Purtroppo la 16 bis versa in queste miserrime condizioni. Chiederemo anche di installare telecamere nelle piazzole di sosta per contrastare questo fenomeno selvaggio di abbandono dei rifiuti che oltre a inquinare rovinano il nostro bel paesaggio».

Un fenomeno, quello dell’abbandono indiscriminato di rifiuti, che attanaglia la nostra terra da tempo e a cui bisogna trovare una soluzione, in primis per l’ambiente e gli animali, vittime silenziose di questo scempio recidivo.  

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