PETARDI E SICUREZZA PUBBLICA, DILAGA A MOLFETTA IL FENOMENO DEL BULLISMO

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Molfetta. I petardi esplosi continuamente in città fanno il paio con gli episodi di violenza che vedono protagoniste bande di ragazzini. Il presidente del Consiglio comunale: «Messe in campo misure trasversali per limitare il fenomeno del bullismo».

molfettapetardibullismoLo scorso lunedì 17 ottobre, nella villetta in prossimità della scuola elementare “R. Scardigno” di Molfetta è stato fatto esplodere un petardo, seguito da un forte boato, che ha spaventato bambini e genitori che sostano, solitamente, in quell’area per l’attesa del suono della campanella.

È panico. È sgomento. È preoccupazione. Una donna perde i sensi e viene soccorsa immediatamente dai sanitari del 118.

A mente lucida e a sangue freddo si torna a dover parlare di un problema che dilaga e preoccupa la nostra società: il bullismo. Questo fenomeno prende piede sempre più e può essere di diverse tipologie. Gli attacchi possono essere verbali, fisici, sessuali, virtuali (cyberbullismo), psicologici e sociali. Il bullo è colui che mira, con violenza, alla prevaricazione e all’abuso di potere. Le vittime scelte sono spesso individui considerati fragili, deboli e indifesi. Purtroppo, questi episodi sono sempre più frequenti nella nostra Molfetta. I petardi vengono fatti esplodere a ogni ora del giorno fino a tarda notte. I residenti di piazza Alcide De Gasperi denunciano un’altra forte esplosione con fumo fitto anche lunedì 20 ottobre intorno alle 21. Si richiede sorveglianza e, perché no, l’ausilio di videocamere per l’acquisizione immediata di immagini così da prendere provvedimenti tempestivi.

«La situazione sta sfuggendo di mano – dicono dalla “Scardigno” – non c’è mai stato controllo in questa villetta, di giorno frequentata da bimbi, genitori, nonni, ma di sera lasciata aperta senza controllo alcuno a giovanissimi senza regole».

La preoccupazione incalza in vista delle festività natalizie. Si intensificheranno i controlli? Quali sono le misure di sicurezza adottate? Possiamo avere fiducia nelle Istituzioni? Questi sono i quesiti principali e il Presidente del Consiglio comunale di Molfetta, Robert Amato, risponde e tranquillizza i cittadini: «Il sindaco Tommaso Minervini ha sottoscritto un patto d’intesa con il Prefetto di Bari, Antonella Bellomo, per la sicurezza urbana. Tra gli strumenti attuativi c’è l’installazione e il potenziamento dei sistemi di videosorveglianza comunale nelle aree maggiormente interessate. Con l’approvazione della Smart City avremo telecamere intelligenti con riconoscimento facciale e caratteristiche fisiche del soggetto. L’amministrazione comunale, inoltre, sta implementando il Corpo di Polizia Locale con un nuovo concorso, in modo da poter effettuare servizio fino alla mezzanotte con dotazione di arma. Un’altra ipotesi ponderata è quella di avvalersi anche della collaborazione dell’associazione dei Carabinieri in pensione. 

Nel periodo natalizio, vi saranno ordinanze che impediranno la vendita e l’uso dei petardi. Invitiamo i venditori a rispettare la legge sul divieto di vendita ai minori di 16 anni e a sensibilizzare i genitori a un controllo più serrato dei loro figli. Sono stati intensificati i controlli nell’area del centro urbano, tra cui la villetta adiacente la “R. Scardigno”, dove proprio in questi giorni, sono state colte in flagrante bande di minorenni che detenevano petardi. Con un approccio trasversale l’amministrazione comunale punta a risolvere il problema o almeno a limitarlo. Impegniamoci a indirizzare i giovani sulla via della legalità, anche grazie all’aiuto di associazioni sportive, culturali, musicali e con iniziative di sensibilizzazione alla legalità da portare all’interno delle scuole per formare i cittadini del domani».

Con la pandemia, il diffondersi della fragilità mentale è davvero all’ordine del giorno. Fra gli adolescenti, privati della propria libertà e socialità per due anni, cresce il senso di inadeguatezza e le manifestazioni di disagio possono essere diverse fra loro e addirittura contrarie. Dalla depressione, isolamento e stati d’ansia alla violenza, al compimento di gesti estremi, talvolta pubblicati in rete. Proviamo a leggere e interpretare queste differenti richieste d’aiuto. Proviamo a impegnarci affinché questo fenomeno possa rallentare questa folle corsa.

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