MOLFETTA FA DA SFONDO AL FILM “GLI AGNELLI POSSONO PASCOLARE IN PACE” CON MARIA GRAZIA CUCINOTTA

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Molfetta. Iniziate lunedì scorso, le riprese del nuovo film targato Draka Production proseguiranno fino a fine mese

molfettafilmdrakaproductionI suggestivi scorci di centro storico, borgo e lungomare di Molfetta fanno da sfondo al film “Gli agnelli possono pascolare in pace”. Iniziate lunedì 7 novembre da Piazza Minuto Pesce, le riprese del nuovo lungometraggio targato Draka Production proseguiranno fino a fine mese, interessando diverse parti della città.

Il film è prodotto ancora una volta dal molfettese Corrado Azzollini, che per Draka Cinema ha recentemente firmato la produzione di “Questa notte parlami dell’Africa”, uscito nelle sale cinematografiche italiane lo scorso giovedì 27 ottobre. Nel cast, tra gli attori protagonisti, anche Maria Grazia Cucinotta, che via social si dice entusiasta per l’avvio di questa nuova avventura in quel di Molfetta e pubblica una foto che la ritrae all’interno del mercato ittico Minuto Pesce.

Tra gli attori che compongono il cast, anche Massimo Venturiello, Dante Marmone, Tiziana Schiavarelli, Rossella Leone (moglie di Salvatore Ficarra) Umberto Sardella e diversi attori locali.

Diretto dal regista siciliano Beppe Cino, “Gli agnelli possono pascolare tranquilli” è un film in cui realtà e spiritualità si fondono, per lasciare spazio alla magia che mette in connessione tra di loro gli esseri umani. Realizzato grazie ai contributi selettivi del MIBACT, valutato come primo progetto in graduatoria, e con il supporto di Apulia Film Commission, il film trasforma Molfetta in Racalmuto, località della Sicilia in cui la pellicola è ambientata.

Tutto inizia, si legge nella sinossi del film, con la Madonna del paese che appare in sogno alla bidella Alfonsina Milletarì. La Vergine Maria parla con accento straniero e chiede aiuto perché seppellita sotto un albero di ulivo. Il sogno turba Alfonsina, che si reca in chiesa per chiedere spiegazioni alla Madonna, cioè alla statua del ‘500 venerata da secoli. Ma la statua è fuori per restauro. L’ulivo invece c’è ancora e si trova a ridosso del confine con il terreno adiacente il terreno dei Malavasi, con i quali la famiglia di Alfonsina non ha mai avuto buoni rapporti.

Si scava prima da una parte poi dall’altra, grazie all’intervento del parroco. Ma di Madonne nemmeno l’ombra. La storia coinvolge Saverio, fratello maggiore di Alfonsina, un pastore marocchino con una giovane figlia, Aziza, che somiglia proprio alla Madonna del sogno ed il giovane Ganu Malavasi, figlio dell’arrogante proprietario del terreno confinante. Sarà Ganu, mosso “d’amore” verso Aziza, a buttare giù il confine tra i due terreni e a trovare un ex- voto: una statuetta della Madonna in frantumi. Dentro il corpo della piccola statua di zolfo, i due fratelli, Alfonsina e Saverio, troveranno una vecchia e sconvolgente confessione. Alla fine, potranno gli agnelli pascolare in pace?

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