CONSIGLIO COMUNALE, CITTADINI AMMESSI AD ASSISTERE SOLO DOPO CONTROLLO. BOTTA E RISPOSTA TRA INFANTE E AMATO

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Molfetta. Il presidente del consiglio Robert Amato spiega al consigliere Infante che il controllo dei nominativi di chi assiste è previsto dal regolamento interno

molfettaconsigliocomunaleAi cittadini che hanno voluto assistere al Consiglio comunale di lunedì 14 novembre è stato chiesto in ingresso di rilasciare le proprie generalità. Una disposizione impartita ai due agenti di Polizia Locale in servizio durante la seduta, direttamente dal presidente Robert Amato.

Sull’accaduto si è espresso immediatamente a margine della riunione, il consigliere di opposizione Giovanni Infante che, in una nota diffusa alla stampa, afferma: «Il Presidente del Consiglio Amato contravvenendo al Regolamento del Consiglio Comunale, ha ben deciso di schedare tutte le cittadine e i cittadini, giunti nell’aula consiliare per assistere alla massima assise cittadina. Un atteggiamento incomprensibile, non giustificabile con generiche motivazioni di sicurezza e che ha invece il concreto risultato di allontanare ancora di più cittadinanza e istituzioni».

Nelle scorse ore il presidente Amato ha risposto alle accuse del consigliere Infante, espressione dei movimenti politici di Rifondazione Comunista / Compagni di Strada e Più di Così, spiegando che: «Il Regolamento Interno del Consiglio Comunale con art. 2 affida al Presidente del Consiglio Comunale i poteri di polizia dovendo impartire gli ordini necessari alla sicurezza e che in base all’art. 15 che disciplina l’ammissione del pubblico, nella seduta consiliare del 14/11/22 a cui lo stesso fa riferimento, a nessun cittadino e cittadina è stato/a impedito l’accesso e trovo, pertanto, pretestuose e prive di qualsivoglia fondamento le parole del Consigliere Infante, il quale dovrebbe essere più attento nello studio del Regolamenti.

Questa Presidenza, riscontrando durante i consigli comunali la mancanza di controllo all’entrata di palazzo Giovene, in particolar modo in tarda ora e la presenza di persone non autorizzate a frequentare gli ambienti e gli spazi riservati ai consiglieri per Regolamento, ha ritenuto doveroso disporre del personale della Polizia Locale, addetto alla sicurezza, con le solite 2 unità, dividendole nel piantonamento della sala consiliare al piano superiore e nel controllo al piano inferiore dell’entrata del Palazzo con il monitoraggio, come avviene in tutti i consigli comunali e i pubblici uffici, delle entrate e uscite dei cittadini che avvengono durante l’assise comunale.

Ritengo fondamentale, oltre che un mio diritto-dovere, garantire la sicurezza dei cittadini, delle istituzioni e del personale comunale che frequentano Palazzo Giovene durante le assisi comunali e la prevenzione di qualsivoglia fenomeno lesivo della sicurezza altrui avendo contezza di chi sia presente o di chi abbia assistito ai consigli comunali, con la certezza che in caso di episodio grave, sia proprio il Consigliere Infante in primis a chiedere conto a questa Presidenza di quanto accaduto».

Il presidente Amato, chiamato a svolgere un ruolo super partes a garanzia di rappresentanza dell’intero consesso, cita il Regolamento Interno del Consiglio comunale risalente al 1975.

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