“SÌ, POSSIAMO GIOCARE INSIEME”: IL TORNEO DELLA NOX E MOLFETTA GIOVANILE CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE

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Molfetta. L’evento si terrà oggi pomeriggio alle ore 15 presso il campo di calcio della Parrocchia Sacra Famiglia

molfettanox181122Il 25 novembre si celebra la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Per l’occasione la Nox Molfetta e la Molfetta Giovanile promuovono l’evento “Sì, possiamo giocare insieme”. Si tratta di un torneo tra le formazioni giovanili della Nox Molfetta, squadra di calcio a 5 femminile militante in serie A2, e la Molfetta Giovanile.

Nel pomeriggio di oggi sabato 19 novembre, alle ore 15, nei campi della Parrocchia Santa Famiglia, grazie alla disponibilità del parroco don Pino Magarelli, giocheranno i bambini e gli adolescenti della Molfetta Giovanile contro le bambine e le adolescenti della Nox Molfetta per lanciare un solo metaforico messaggio: giocare è possibile per tutti, senza distinzioni, perché pensarlo è già una forma di violenza.

Si, possiamo giocare insieme“, la denominazione della manifestazione, racchiude proprio questo messaggio.

«Quando a fine estate abbiamo avviato la collaborazione con la Molfetta Giovanile, da subito la convinzione è stata che saremmo andati ben al di là del “fattore campo” unendo le nostre forze per attività di sensibilizzazione come questa – spiega il direttore generale della Nox Molfetta, Maria Marino – Ciò è possibile perché tra la nostra realtà e la Molfetta Giovanile c’è la stessa visione dello sport e dei suoi valori: con questa iniziativa abbatteremo, nel nostro piccolo, un tabù che ancora ci si porta dietro nel nostro territorio».

«“Si, possiamo giocare insieme”. In questa frase si racchiude il messaggio che vogliamo trasmettere già dalla tenera età – spiega Danilo Scardigno, responsabile della Molfetta Giovanile – Maschietti e femminucce con un pallone al centro, bambini e bambine uniti con un gioco. Nel mese dedicato alla lotta contro violenza sulle donne, dedichiamo questo incontro sportivo ai genitori dei nostri atleti affinché possano, come noi, educare i propri figli a gesti di Fair Play, gesti di galanteria ed educazione, strette di mano e ringraziamenti, pacche sulla spalla e parole dolci come “Scusa” e “Ti voglio bene”. La lotta contro la violenza sulle donne parte da queste piccole cose».

L’evento è aperto a tutta la cittadinanza.

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