INPS, 600 DIPENDENTI DI MOLFETTA SI PREPARANO AL POSTO FISSO TRA GIOIE E DOLORI

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Molfetta. Dal 1° dicembre i 600 dipendenti della sede molfettese della Network Contacts diventeranno dipendenti a tempo indeterminato di INPS Servizi Spa con condizioni contrattuali non proprio confortanti

molfettainternalizzazioneINPSA due settimane dall’assunzione a tempo indeterminato da parte di INPS Servizi Spa, la società pubblica interamente controllata dall’Istituto nazionale di previdenza sociale, i 600 dipendenti della sede molfettese della Network Contacts temono di vedere peggiorate le loro condizioni lavorative.

Il nuovo contratto, che stabilizza complessivamente 3014 impiegati di tutta Italia scelti durante l’estate con una selezione pubblica, partirà dal prossimo 1° dicembre con il vantaggio che la prestazione sarà effettuata, almeno per i primi sei mesi, in smart working e che il contratto sarà a tempo indeterminato, com’è anche adesso, con la differenza che ad assorbire è direttamente un’azienda pubblica.

Tanti i dubbi che lasciano però perplessi i lavoratori molfettesi che, assieme a tutti gli altri colleghi, attendono da un anno esatto di fare un “salto di qualità”. Il primo è quello relativo alla mancata assegnazione di una sede definitiva e soprattutto idonea, che i dipendenti chiedono da tempo. È stato comunicato, infatti, che i lavoratori entreranno in servizio in quella provvisoria di Casamassima. Intanto ancora nulla di ufficiale si sa sull’organizzazione del lavoro, sulle turnazioni e sulle dimissioni dall’attuale azienda.

Brutte notizie giungono invece sul fronte della retribuzione, che per tantissimi sarà più bassa in quanto la nuova società ha già annunciato l’assenza di scatti di anzianità e superminimi, tanto più che una ventina di operatori sarà impiegata a dieci ore settimanali, quindi maturando uno stipendi mensile di circa 300 euro al mese.

Sulle nuove condizioni dei 600 dipendenti da internalizzare sono concentrati i sindacati, secondo cui INPS deve adempiere alle proprie responsabilità e alla propria funzione amministrativa e sociale. Vero è che dallo stesso ente previdenziale nazionale è stato comunicato lo scorso 3 novembre che l’internalizzazione del personale serve a fare economia.

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