Molfetta. Una delegazione del comitato cittadino si è riunita in un sit in di protesta ieri sera, nei pressi del Circo Lidia Togni
Torna il circo in città e tornano a protestare gli animalisti. Una delegazione del comitato civico composto da diverse associazioni e singoli cittadini, alle ore 20 di ieri, venerdì 25 novembre, si è riunita in un sit in di protesta davanti all’ingresso del Circo Lidia Togni, che da qualche giorno staziona nella consueta area di viale Monsignor Bello.
Costituitosi a maggio scorso in concomitanza con l’arrivo di un altro blasonato nome della tradizione circense italiana, il comitato civico “No al Circo a Molfetta” continua, in maniera assolutamente pacifica ma sempre più determinata, a far sentire non la propria voce, bensì quella degli animali.
Interpretando lo stato d’animo di tigri, dromedari, cavalli e molti altri animali più o meno selvatici alle loro spalle, gli animalisti molfettesi chiedono alle istituzioni cittadine che almeno nella loro città non venga più permesso di assistere a esibizioni così arretrate e diseducative. L’invito alla cittadinanza, ancora una volta, resta quello di non andarci.
«Il nostro è un comitato che si è formato spontaneamente a seguito dell’arrivo del Circo precedente – spiega una portavoce di “No al Circo a Molfetta” – che aveva al seguito orsi, elefanti, giraffe, oltre ovviamente a tigri e cavalli, stipati in spazi ristetti ed in evidente stato di sofferenza fisica e psicologica.
Abbiamo visto e fotografato giraffe sistemate in container su autoarticolati con il collo e la testa che spuntavano a fatica da delle finestre minuscole. Se quelli sono gli spazi a loro destinati durante le trasferte, immaginiamo la sofferenza del viaggio… Questa mancanza di rispetto, questo provocare sofferenza inutile e ingiustificata a degli esseri viventi, troviamo che rappresenti uno spettacolo fortemente diseducativo, oltre che anacronistico.
L’evoluzione della nostra società dovrebbe prendere altre direzioni e non siamo solo noi a dirlo. Per quanto diverse persone ci reputino ridicoli, o esagerati, il nostro gruppo continua a crescere e a collaborare con altri comitati dei comuni limitrofi. Tantissima gente sta iniziando a prendere coscienza e questo si vede dall’affluenza sempre più ridotta agli spettacoli.
Il target del pubblico è ben definito, si tratta di persone poco attente a certe tematiche, ma non per questo insensibili. Durante i sit in abbiamo potuto confrontarci con persone ancora attratte dal Circo e in più di qualcuno i nostri discorsi hanno fatto breccia. Ogni volta che verrà un Circo con gli animali a Molfetta, o nelle vicinanze, noi protesteremo, perché noi siamo la voce di chi non ha voce».
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