Molfetta. Riprende a ridosso delle festività natalizie la campagna di informazione dei Carabinieri sulle principali strategie usate dai malintenzionati per truffare soprattutto gli anziani
In ogni città, paese, frazione del territorio nazionale si moltiplicano le opere di sensibilizzazione dell’Arma dei Carabinieri, finalizzate alla prevenzione e al contrasto delle truffe, perpetrate soprattutto ai danni delle persone anziane.
La campagna di informazione portata avanti dai Carabinieri attraverso la divulgazione di materiale informativo e incontri pubblici con le comunità locali, delinea le principali strategie utilizzate dai malintenzionati per raggirare e derubare le loro inconsapevoli vittime.
Subdole e fantasiose, le tecniche adottate dai truffatori hanno schemi ricorrenti e conoscerli è il primo passo per difendersene.
L’INCIDENTE
Alla vittima arriva una telefonata di un sedicente operatore delle Forze dell’Ordine o agente assicurativo che informa sul coinvolgimento di un congiunto in un incidente stradale. Fortunatamente non è successo nulla di grave, qualcosa però è andato storto con l’assicurazione e il figlio, o il nipote potrebbe trovarsi nei guai con la giustizia. Ma basterà pagare una “piccola cauzione” per evitare che il proprio caro si trovi in difficoltà.
IL PACCO
Sempre attraverso una telefonata il malvivente annuncia la consegna di un pacco per conto di un parente stretto. Il contenuto della spedizione, spesso di grande valore, va pagata in contrassegno al corriere che effettuerà la consegna. Un caso analogo è accaduto a una coppia di coniugi molfettesi che, a gennaio scorso, hanno subito un tentativo di truffa da parte di un malintenzionato che si è finto loro nipote e ha chiesto loro di ritirare un pacco per suo conto, anticipando al corriere la somma di 2500 euro in contanti. Davanti all’insistenza di colui che si spacciava per loro nipote, i coniugi hanno capito di essere vittime di un raggiro e hanno coinvolto le forze dell’ordine.
L’AMICO DI FAMIGLIA
Lo schema è classico: a casa della vittima si presenta una persona che si spaccia per un amico di vecchia data di un figlio. Di solito è un compagno di scuola che ha perso il lavoro e si trova in difficoltà economica, per cui chiede alla vittima di aiutarlo in vari modi, il più ricorrente è quello di acquistare merce che vende porta a porta.
LA FUGA DI GAS
Bussano alla porta due operai in divisa, l’aria professionale e concentrata di chi sta lavorando. Informano che c’è una fuga di gas nell’appartamento della vittima, che apre la porta spesso senza alcuna esitazione perché colpita effettivamente dall’odore di gas. Di solito, prima che la vittima apra la porta i ladri vaporizzano il contenuto di una ricarica per accendini. Una tecnica quasi infallibile, che porta la vittima a credere ad ogni parola e a permettere ai “tecnici” di riparare il guasto. L’intento è ovviamente quello di impossessarsi di denaro o di qualsiasi oggetto di valore capiti a tiro.
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