CORMORANI TRIPLICATI A MOLFETTA E NELLE CITTÀ COSTIERE A CAUSA DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI, L’ALLARME DI COLDIRETTI

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Molfetta. Diventati stanziali con la tropicalizzazione del clima, i cormorani rappresentano un problema per pescatori e allevamenti in mare aperto

molfettaallarmecormorani homeL’elevata presenza di cormorani, a Molfetta come in tutte le città costiere di Puglia, rappresenta un problema per pescatori e allevamenti in mare aperto e in laguna. A lanciare l’allarme, la divisione regionale di Coldiretti, che parla di vera e propria “invasione”.

La causa è attribuibile a una temperatura di 2,65 gradi superiore alla media storica, valori mai registrati prima in questo stesso periodo dell’anno. I cormorani, diventati stanziali in Puglia, sono più che triplicati a causa della tropicalizzazione del clima, con ripercussioni economiche gravi.

Si calcola che negli ultimi 25 anni gli esemplari si sono moltiplicati per venti e rappresentano «un’emergenza reale, alla luce dei danni provocati all’attività dell’itticoltura e alla vita stessa dei pesci nei mari». Tenendo conto che ogni cormorano mangia fino trecento grammi di pesce al giorno, quindi quasi dieci chilogrammi al mese, le ripercussioni sono notevoli anche perché lasciano «pesci feriti nell’attività predatoria, con il rischio della diffusione di malattie e parassiti».

«L’attività predatoria dei cormorani – puntualizza il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muragliasottopone a forte stress la vita marina poiché è talmente intensa da non permettere la crescita, lo sviluppo e la riproduzione delle specie di cui si nutrono».

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