MOLFETTA CALCIO, INTERVISTA AL CAPITANO BIANCOROSSO LORENZO LONGO

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Molfetta. A pochi giorni dal prossimo match Lorenzo Longo capitano biancorosso parla del suo ruolo in squadra, dell’ultima gara contro il Barletta e dell’obiettivo salvezza 

molfettacalciolongoC190123Lorenzo Longo, classe 1994, originario di Noci, è Capitano della Molfetta Calcio. Longo ha un lungo percorso calcistico iniziato nelle giovanili dei galletti, facendosi le ossa in diverse squadre fino all’approdo alla Fidelis Andria nel 2018.

In serie C colleziona una decina di presenze per poi passare all’Audace Cerignola che lascia, dopo 56 presenze e 15 reti, per giocare al Lavello e Taranto, per poi ritornare al Cerignola. La maglia biancorossa, invece, Lorenzo Longo la indossa dallo scorso luglio ed è diventato Capitano della Molfetta Calcio poco più di un mese fa.

Nell’intervista che segue Longo rilascia dichiarazioni sul suo ruolo di Capitano, ma anche sul tema del calciomercato, della tifoseria e della necessità per la Molfetta Calcio di raggiungere l’obiettivo salvezza.

Lorenzo, tra pochi giorni termina il calciomercato. La Molfetta Calcio ha comunicato che sei incredibile e i tifosi hanno tirato un sospiro di sollievo. Ti senti un giocatore importante per la squadra? «Mi sento maggiormente importante con la dichiarazione della società inerente alla mia incedibilità e farò di tutto, con l’aiuto dei miei compagni, affinché venga raggiunto l’obiettivo».

Come ti senti fisicamente? «Fisicamente sto bene. Da inizio anno non ho saltato neanche una gara, compresa la Coppa. Penso sia naturale avere un momento di flessione, ma l’aspetto mentale sarà decisivo».

Sei capitano della squadra da poco più di un mese. Avverti maggiori responsabilità? «Sì, certo, da capitano avverto maggiori responsabilità, ma in questa squadra ci sono veterani con i quali abbiamo un quotidiano confronto».

Che rapporto hai con mister Bitetto? «Con società e mister Bitetto ho un buon rapporto. La società non ci sta facendo mancare nulla».

Con il cambio di allenatore ha avuto un ruolo prima come “regista” e poi sei tornato ad essere parte attiva del tridente di attacco, come è successo nel match contro il Barletta. In che ruolo ti senti più a tuo agio? «In questa stagione ho ricoperto più ruoli tra centrocampo e attacco. Mi sento maggiormente a mio agio come mezzala o trequartista, ma mi metto a totale disposizione del mister, ovunque abbia la necessità».

Pensi che la squadra si sia rinforzata con i nuovi acquisti e prestiti effettuati in quest’ultima fase di calcio mercato? «In questa finestra di mercato ci sono state delle partenze, ma allo stesso tempo la società ha tesserato giocatori promettenti e importanti, che hanno nella motivazione l’arma vincente».

Nell’ultima partita con il Barletta, la Molfetta Calcio ha condotto una partita in modo ordinato e aggressivo, forse meritando qualcosa in più rispetto al pareggio. Cosa pensi in merito? «Personalmente non sono soddisfatto del pareggio contro il Barletta. La partita si era messa nella direzione giusta e potevamo assolutamente vincerla. Portiamo a casa questo pareggio, sicuri di dover migliorare sempre più».

Quanto conta per i giocatori svolgere una partita con lo Stadio colmo di gente? «Nel nostro lavoro avere un pubblico così caloroso e presente è qualcosa di importante e motivante. Dovremo essere noi a trascinare sempre più gente allo Stadio».

Cosa ti auguri da qui a fine stagione? «Personalmente mi auguro che la squadra raggiunga la salvezza il prima possibile. Lo dobbiamo alla società, a tutti i tifosi che ci sostengono in casa e in trasferta e a noi stessi. La salvezza è il minimo che una piazza come Molfetta merita».

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