IMBRATTATA LA BASE DEL MONUMENTO IN PIAZZA MARGHERITA DI SAVOIA, IL SINDACO: OPERA DI IMBECILLI
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Passione, determinazione, spirito di unione e lungimiranza. È racchiusa in queste quattro parole la formula del successo di Gruppo Stile de Virgilio, atelier molfettese fondato e condotto da quattro sorelle innamorate dell’alta moda, ma anche delle grandi sfide.
Cresciute a pane e senso del dovere, Barbara, Lisa, Manuela e Antonella hanno imparato sin da piccole che per volare alto bisogna avere i piedi ben piantati a terra, preferibilmente su un suolo in grado di nutrire al meglio le proprie radici. Ecco perché hanno deciso di impiantare proprio a Molfetta la loro attività aziendale, sebbene consapevoli delle oggettive difficoltà cui far fronte quotidianamente.
Costruire il proprio futuro nella città d’origine non ha ostacolato l’innata inclinazione a sognare in grande, anzi. Negli ultimi anni, infatti, il Gruppo Stile de Virgilio ha raggiunto traguardi di grande rilievo sia a livello nazionale, che internazionale. Ha fatto il giro del mondo la notizia della vittoria conquistata a New Orleans, in occasione della finale di Miss Universo, per aver realizzato il miglior outfit da viaggio per la bellissima Virginia Stablum, altoatesina che ha rappresentato l’Italia nella corsa all’ambito titolo.
Com’è iniziata l’avventura di Miss Universo?
«Durante l’estate scorsa – spiega Lisa de Virgilio – siamo state contattate dalla famiglia Marzano, responsabile del concorso Miss Universo Italia, per lavorare come stiliste al fianco della Miss italiana. Per Virginia Stablum avevamo già realizzato l’abito dell’incoronazione. Successivamente ci siamo dedicate alla fornitura di outfit per interviste e cerimonie pubbliche, fino a prepararle la “valigia” che ha portato con sé a New Orleans, interpretando e sostenendo il messaggio che la Stablum voleva trasferire esteticamente, su tutti il superamento della disparità di genere. Perciò sono stati realizzati alcuni capi in chiave “ominile”, ad esempio attraverso l’utilizzo di fantasie tipo il Principe di Galles e modelli tipo il doppiopetto, giocando in maniera trasversale tra moda maschile e femminile. In virtù del nostro percorso aziendale, siamo state insignite dal Rotary di Molfetta del Paul Harris Fellow, il più alto riconoscimento istituito dal Rotary in onore del suo fondatore, che ci è stato consegnato lo scorso venerdì 13 gennaio durante il convegno tenutosi all’istituto Nautico “Amerigo Vespucci” di Molfetta».
Il vostro è un marchio riconosciuto ormai a livello internazionale. Quanto vi è costata la scelta di fondare la vostra azienda proprio a Molfetta?
«Sapevamo che non sarebbe stato facile – confessano le sorelle de Virgilio – ma abbiamo comunque voluto scommettere sul nostro territorio e sulle sue innumerevoli potenzialità. Sentiamo l’esigenza di nutrire le nostre radici nel posto in cui siamo nate ed è da qui che vogliamo sognare in grande e volare sempre più in alto. Nel nostro logo c’è un cavallo alato, che rappresenta la nostra ambizione, lo slancio di chi vuole fare sempre meglio e volare sempre più in alto. Grazie alla partecipazione a un evento di beneficienza in Piazza Duomo a Milano, siamo state notate da Katia Ricciarelli, per cui abbiamo poi realizzato una serie di abiti, tra cui lo smoking con cui ha cantato per la Regina Elisabetta.
Il 27 maggio 2012 – continuano le sorelle de Virgilio – a un anno dall’apertura dell’atelier, abbiamo organizzato la nostra prima personale, proprio qui, a Molfetta. In passerella hanno sfilato oltre sessanta capi de Virgilio, sotto gli occhi entusiasti di tutti, anche della stessa Katia Ricciarelli che, di sua spontanea volontà, ha voluto essere la madrina dell’evento, durante il quale ci ha consegnato una targa da lei ideata, simbolo della sua stima e del suo affetto».
Quanto vi sentite apprezzate da questo territorio?
«Adesso tanto, ma non è stato sempre così, anzi. All’inizio i nostri concittadini ci vedevano come delle folli – spiegano le sorelle de Virgilio – impegnate a produrre tanta poesia e poca concretezza. A momenti di sconforto si alternavano solo grandi sacrifici, ma pian piano siamo riuscite a trasferire l’amore incondizionato per il nostro lavoro e i valori su cui esso si fonda. C’è stato un episodio in particolare che ci ha portato poi a un altro importante riconoscimento internazionale. A inizio pandemia avevamo iniziato a produrre mascherine per i commercianti del quartiere. Quando il sindaco ha rivolto alle aziende molfettesi l’appello a fornire le mascherine, al tempo introvabili, per dipendenti comunali e forze dell’ordine, abbiamo immediatamente deciso di dare il nostro contributo. In maniera totalmente gratuita ci siamo fatte carico dell’impresa, lavorando notte e giorno anche durante il lockdown. Al termine di questo lavoro abbiamo ricevuto il ringraziamento ufficiale diTommaso Minervinini, oltre alle tante attestazioni di stima e gratitudine dei molfettesi. A stretto giro è giunto poi un altro importante riconoscimento: da Washington ci è stato conferito il Premio Eccellenza Italiana e, l’anno successivo, la denominazione ufficiale di Presidio di Eccellenza Italiana, un premio che mette insieme grandi e piccole realtà scelte solo in base al merito e al talento».
Quali progetti avete per il futuro?
«Continuare a tutelare e promuovere il brand del Made in Italy – rispondono le sorelle de Virgilio – attraverso la formazione, cercando di far diventare gli apprendisti dei qualificati professionisti. Stiamo dando quello che abbiamo dovuto prendere altrove. Ci auguriamo che sempre più ragazzi vogliano intraprendere questa meravigliosa strada, che richiede tanti sacrifici, ma che riempie la vita di bellezza. Non sogniamo di fare grandi numeri, piuttosto di riuscire a far arrivare i nostri lavori di artigianalità in contesti in cui possano essere apprezzati al meglio.
Siamo un “gruppo” innanzitutto perché siamo quattro sorelle, ma anche perché ci piace collaborare con colleghi e professionisti di altri settori. Gruppo Stile de Virgilio rappresenta tutti coloro che sognano, che vogliono fare Made in Italy, che sono pronti a spendersi per costruire valore con cura e passione».
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