IL RE DEI LUMINI DI MOLFETTA, A UN MESE DALLA SCOMPARSA LA CITTÀ CELEBRA IL RICORDO DI GIOVANNI ROMANO

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Molfetta. Il 31 dicembre 2022 si è spento all’età di 97 anni Giovanni Romano, pilastro della storica Antica Cereria Romano. Di seguito le parole dei familiari a ricordo del loro caro a un mese esatto dalla scomparsa

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«Quella di Giovanni Romano e della Cereria omonima è una storia nata quasi cento anni fa. L’Antica Cereria, infatti, fu fondata nel 1930 da Giuseppe che, pur provenendo da una famiglia di falegnami bottai, si inventò il mestiere di ceraio.

L’attività di produzione di candele e ceri liturgici ebbe subito successo tanto da coinvolgere prima suo figlio primogenito, Francesco e poi il secondogenito, Giovanni che successivamente divennero “Cereria Fratelli Romano” di Francesco e Giovanni.

Nel 1981 per raggiunti limiti di età Francesco abbandonò l’attività di famiglia restando così “Cereria Giovanni Romano” fino al dicembre del 2017, quando all’età di 92 anni Giovanni decise, suo malgrado, di chiudere la centenaria attività artigianale e ditta individuale La Cereria Giovanni Romano.

In quasi un secolo di produzione, milioni di Candele Lumini e Ceri Liturgici di ogni genere e dimensione hanno preso vita illuminando case, chiese e monumenti funerari.

La produzione iniziale verteva sulla realizzazione di Candele per manifestazioni religiose e Ceri Liturgici, ma col tempo l’attività artigianale si è trasformata ed evoluta diventando sempre più produzione di candele e ceri artistici, ornamentali, profumati, personalizzati, insieme a tutti gli articoli strettamente connessi con la cera. Nella Cereria Romano qualsiasi oggetto di un qualsiasi materiale reale o inventato, diventava una candela artistica personalizzata o profumata.

Insomma, una vita trascorsa tra lavoro e famiglia, con le mani sempre immerse ed unte di cera, mentre il suo corpo e i suoi abiti sempre impregnati di quel inconfondibile odore di cera.

Una vita trascorsa a produrre e creare candele e lumini di ogni genere, nel suo essere discreto, silenzioso, a volte apparentemente con la mente altrove, ma sempre presente sia nell’attività che in ambito familiare.

Chi passava da via Baccarini 119, sede dell’attività, lo vedeva sempre all’opera nella produzione di lumini, o seduto alla ruota delle candele, come su un “trono reale”, a immergere nel pozzetto di cera bollente i fili di cotone per poi vederli diventare a ogni giro di ruota sempre più spessi fino a trasformarsi in candele per chiese, processioni, ceri pasquali ed altre dimensioni e forme.

Avrebbe voluto rimanere lì dove ha trascorso tutta la sua vita ma non ce l’ha fatta e così all’età di 92 anni ha dovuto chiudere la sua amata attività. Ciò nonostante, ancor oggi qualcuno chiama la sua abitazione per chiedere l’orario di apertura o di poter acquistare candele, ceri per casa o per la commemorazione dei defunti.

Ma la richiesta maggiore e più disparata è l’introvabile famosa “acqua per fare le olive alla calce” a base di soda caustica, o dove poterla comprare. Ma ahimè, la ricetta esclusiva inventata dal fondatore Giuseppe Romano, quindi marchio Romano e tramandata di padre in figlio, con la sua dipartita, dopo quasi un secolo di onorata carriera al servizio della collettività molfettese amante delle “olive alla calce” andrà perduta per sempre.

Non è retorica, ma quanti lo hanno conosciuto lo ricordano come un grande uomo un grande padre, un grande marito e un grande nonno, non per niente la gente lo chiamava anche “Giovanni il buono”, perché sempre disponibile e accomodante con tutti, così come lo era in famiglia.

Ma ciò che lo ha contraddistinto durante l’arco della sua vita è di essere stato sempre un grande e instancabile lavoratore della sua amata “Cereria Romano”.

Discreto e silenzioso ha sempre svolto responsabilmente il suo compito di Padre Lavoratore, riferimento e pilastro di tutta la famiglia, sempre partecipe alla vita familiare, ma facendo sentire la sua presenza solo al termine della giornata lavorativa. Così come ha vissuto con sobrietà, dignità e signorilità, così ci ha lasciato. Ciao Babbo, ciao Giovanni, ciao Re dei Lumini, ultimo pilastro e rappresentante della storica Cereria Romano, orgoglio della sua famiglia e della nostra città».

Una messa in suffragio di Giovanni Romano, a un mese dalla sua scomparsa si terrà domani, sabato 4 febbraio presso la Parrocchia San Bernardino, alle ore 19.

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