ZES ADRIATICA, NUOVO POLO LOGISTICO A MOLFETTA: LA SCOMMESSA DA 32 MILIONI DI EURO DI LISA SPA

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molfettapanoramicaportoMolfetta. A entrare nel merito dell’investimento sul polo logistico, il project manager di Lisa Spa, società controllata da Five Logistics Srl, il professionista molfettese Domenico De Candia

La società di Bari Lisa Spa è pronta a investire su Molfetta 32 milioni di euro per realizzare un importante polo logistico. Dopo aver annunciato l’ottenimento dell’autorizzazione unica in tempi record grazie alle agevolazioni previste dalla ZES Adriatica Puglia Molise, la società inizia a pianificare l’avvio dei lavori a breve e lungo termine.

A entrare nel merito dell’ingente investimento che, come anticipato dalla stessa società, avrà bisogno di oltre seicento nuove unità lavorative, il professionista molfettese e project manager di Lisa Spa Domenico De Candia, che spiega anche perché il nuovo Porto Commerciale renderà Molfetta una città strategica e in grado di contribuire in maniera sostanziale allo sviluppo economico della Puglia e dell’intero Mezzogiorno.

Come si sviluppa il progetto?

«La realizzazione del polo logistico prevede interventi importanti che si svolgeranno durante i prossimi anni – spiega il dott. Domenico De Candiain concomitanza con i lavori conclusivi del nuovo Porto Commerciale di Molfetta. La struttura comprenderà due piattaforme per lo stoccaggio e la movimentazione delle merci alimentari, una interna e l’altra esterna, che accoglieranno unità con diversi tipi di prodotti, tra cui congelati e surgelati. Un’altra area sarà invece dedicata allo stoccaggio e alla movimentazione delle merci non alimentari.

Immaginiamo un polo all’avanguardia, quindi provvisto di tutti i servizi alla persona. Pensando al benessere di chi lavora all’interno, sono stati progettati degli ambienti a uso foresteria per consentire ai trasportatori di riposare, saranno creati asili nido, un centro direzionale importante a cui faranno riferimento diverse compagnie di trasporto, stazioni di rifornimento carburanti, officine dedicate alla riparazione e manutenzione dei mezzi e molto altro.

Il secondo passaggio, necessariamente successivo alla realizzazione del terminal ferroviario a servizio del nuovo Porto Commerciale, riguarderà l’infrastrutturazione ferroviaria e lo sviluppo di un canale cerealicolo che coinvolge diversi Paesi produttori dell’Est Europa con cui Lisa Spa sta stringendo accordi».

Quale sarà la ricaduta sul territorio in termini di occupazione?

«Abbiamo stimato un fabbisogno di personale di circa seicento unità, che saranno impiegate nelle mansioni più disparate. Oltre a magazzinieri, custodi e guardiani, serviranno amministrativi, cuochi e personale addetto alle mense, avremo naturalmente bisogno di una serie di figure molto varie tra loro».

Su quale superficie si sviluppa il polo e dove sarà collocato precisamente?

«L’area è di circa 152mila metri quadrati, a cui potrebbe aggiungersene un’altra di 40mila metri quadri che deve prima essere sottoposta a bonifica. Sorgerà tra la zona industriale e il nuovo Porto Commerciale, lungo la statale 16 adriatica che collega Molfetta a Bisceglie».

Perché investire proprio a Molfetta?

«Abbiamo preso inizialmente in considerazione di localizzare il polo altrove, come Taranto e Manfredonia, ma poi la scelta è ricaduta su Molfetta per le sue specifiche peculiarità. Fondamentale innanzitutto è la presenza di un Porto Commerciale intermodale. Poi, data la vocazione turistica sviluppata negli ultimi anni nei Porti di Bari e Brindisi, il traffico merci si sposterà prevalentemente su Molfetta, che con il Porto commerciale si prepara a diventare un’importante leva di sviluppo non solo per il territorio regionale, ma per tutto il Sud Italia».

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