NO AL CIRCO CON GLI ANIMALI, CONTINUA LA PROTESTA DEL COMITATO MOLFETTESE PER SENSIBILIZZARE LA CITTADINANZA

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Molfetta. Il comitato cittadino ieri sera si è riunito davanti al circo in un nuovo sit in pacifico di protesta
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Continua la protesta del comitato cittadino “No al circo con gli animali” di Molfetta, che per il tardo pomeriggio di ieri, domenica 19 febbraio, ha indetto un sit in pacifico di protesta per opporsi all’ingiusta condanna inflitta agli animali che “lavorano” nei circhi e per sensibilizzare la cittadinanza su quanto sia fondamentale rispettare i diritti di tutti gli esseri viventi.

L’Imperial Royal Circus, attualmente impiantato a Molfetta su via Mons. Bello, ha al seguito oltre cento animali che, stando a quanto dichiarato da uno dei domatori, rispetta leggi e protocolli in vigore per garantire agli animali una buona qualità di vita.

«Non mettiamo in dubbio il rispetto delle leggi – spiegano dal comitatoil nostro è un discorso etico. Gli animali selvatici hanno pieno diritto di vivere nel loro habitat naturale. Un esempio che facciamo spesso riguarda la schiavitù, lecita nelle diverse epoche storiche, ma eticamente ingiusta, tant’è che è stata abolita. Qui il discorso è lo stesso, fino a quando continueremo a permettere lo sfruttamento degli animali nei circhi e non solo?  

Qualcosa comunque in Italia si sta muovendo, a luglio scorso il precedente Governo ha approvato alla Camera una legge delega che promuove il divieto degli animali nei circhi e speriamo che questo Governo dia seguito al provvedimento. Pensiamo sia chiaro a chiunque che un elefante non si senta a suo agio stando in equilibrio su uno gabellino, o una tigre a passare in un cerchio infuocato. E questi animali non sono stati certo convinti con lo zuccherino ad andare contro la propria natura, sono invece stati frustati e spaventati dall’addestratore che deve trasmettere la sua superiorità.

Le leggi si modificano a seconda delle esigenze della società e anche i circhi dovranno prima o poi adeguarsi alle nuove disposizioni, escludendo gli spettacoli con gli animali. Noi siamo disponibili a fornire proposte e suggerimenti, rispettiamo e ammiriamo il lavoro dei circensi, ma nel tempo in cui viviamo è impensabile che si possano ancora concepire spettacoli che implichino lo sfruttamento degli animali».

In Italia, perché in molti Paesi europei il circo senza animali è già realtà, con sempre maggiore frequenza i cittadini chiedono un circo senza crudeltà e molte amministrazioni locali stanno accogliedo questa richiesta disponendo, attraverso ordinanze e regolamenti, il completo divieto di attendamento oppure la possibilità di accogliere esclusivamente spettacoli senza animali. Il primo in Italia è stato proprio il Comune di Bari, ma in Puglia sono diverse le città che si sono ufficialmente opposte.

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