“RACCONTI DEL GRANCHIO”, FRANCESCO CANTATORE OSPITE DELL’EVENTO CHE NARRA DI UOMINI E DONNE DI MARE

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Molfetta. “Racconti del granchio” è un evento promosso dall'associazione Il popolo granchio che mira a divulgare la tutela e la difesa del mare. Primo appuntamento questa sera alle ore 18 con Francesco Cantatore memoria storica della marineria molfettese
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L’Associazione molfettese Il Popolo Granchio torna a promuovere la cultura marittima con la nuova iniziativa Racconti del Granchio”, una serie di incontri durante i quali verrà data voce alle donne agli uomini del mare. Il primo appuntamento avrà luogo oggi venerdì 24 febbraio alle ore 18, presso la sede de “Il Popolo Granchio”, in piazza Garibaldi 46.

Protagonista del primo incontro Francesco Cantatore, marittimo novantenne e memoria storica della marineria cittadina. Salito per la prima volta a bordo di una imbarcazione da pesca nel 1943 all’età di 10 anni. Il signor Cantatore da allora ha fatto del mare la sua fonte di lavoro e passione.

Dopo la mostra natalizia del pluripremiato albo illustrato Mare Matto”, allestita in occasione dell’inaugurazione della nuova sede della Onlus cittadina, l’Associazione torna dunque a proporre con vigore il binomio mare-cultura.

Questa volta la formula avrà il fine di sottolineare il legame profondo e viscerale fra esseri umani e mare, raccontando – attraverso racconti e aneddoti di vita vissuta – la bellezza, il fascino e la ricchezza del mare senza dimenticare le insidie che esso cela e il bisogno di tutela oggi così evidente.

Anche questo nuovo ciclo appartiene e rientra nella “navigazione culturale” che l’Associazione – in virtù della propria vocazione – sta portando avanti allo scopo di valorizzare il mare, la sua gente e le opportunità che offre.

«Raccontare il mare e le sue storie – aggiunge Leo Murolo, presidente dell’Associazione – è senza dubbio uno dei modi più suggestivi ed efficaci per trasmettere il grande fascino del mare, le sue forze e fragilità. I ‘Racconti del Granchio’ hanno proprio questo scopo: accorciare le distanze fra la terra ferma ed il mondo del ‘blu’. Tutti i nostri sforzi, del resto, sono animati dalla ferma volontà di avvicinare e far appassionare la nostra comunità al suo immenso patrimonio, che non è solo economico ma anche ambientale e culturale».

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