“ABULIVIA”, A MILANO ANTEPRIMA NAZIONALE DEL CORTO DI MICHELE PINTO E DEL MOLFETTESE FRANCESCO TAMMACCO

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Molfetta. "Abulivia" cortometraggio del regista ruvese Michele Pinto e del drammaturgo molfettese Francesco Tammacco sarà protagonista il 2 e il 3 marzo alla rassegna internazionale Olio Officina Festival di Milano
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Proiezione in anteprima nazionale per “Abulivia“, il cortometraggio del regista ruvese Michele Pinto, riadattamento dell’opera teatrale del drammaturgo molfettese Francesco Tammacco.

La proiezione avverrà il 2 marzo, in replica il 3, a Milano in occasione della rassegna internazionale Olio Officina Festival che celebra l’olio extravergine d’oliva, organizzando seminari e incontri di formazione sul tema.

Presenti all’anteprima saranno il regista Michele Pinto e l’autore e interprete di “Abuliva”, Francesco Tammacco. I due artisti pugliesi sono riusciti magistralmente a raccontare la rustica e inestimabile ricchezza della nostra terra, la Puglia, con un prodotto filmico premiato e selezionato in diversi festival internazionali, come il peruviano Cusco Web Fest.

Il successo di Abulivia segue quello dell’originale opera teatrale scritta e diretta da Francecso Tammacco nel 2004. L’opera afferma il forte legame con la terra di Puglia e gli ulivi che ne sono emblema.

Ab-uli-via”è infatti una sorta di neologismo ideato dallo stesso Tammacco a significare “via dagli ulivi”. Ed è proprio attorno ad un ulivo che gira una giostra umana, dalle condizioni più varie, dei giovani del Sud che, come gli alberi, partono ancora oggi all’insegna del mondo ma imbracciando una valigia piena di precarietà ed inadeguatezza delle politiche sociali.

Quello che lasciano nella loro terra, sono vuoti incolmabili pregni di un significato fallimentare. Il vuoto è l’asse portante dello spettacolo, quel vuoto che, visto con accezione buddhista, rappresenta anche una perdita inevitabile di valori.

Con ironia dissacrante, “Abulivia” riflette anche sul preconcetto che vuole i contadini fossilizzati in una impasse sociale e culturale, nella cultura, nel sapere, nella crescita sociale, “come se alla vanga e alla calura non potesse far eco la cultura”. Invece, è proprio nei lavori umili legati alla terra che andrebbe ricercata la chiave del riscatto di tutto il Sud Italia.

Così, “Ab-Uli-Via” si fa grido di dolore ma anche di speranza per quella “carne viva” che è la gente del Mezzogiorno.

Per le sue tematiche e per l’espressività del racconto che dipinge la condizione umana dei giovani del Sud, il regista ruvese Michele Pinto ha accolto l’invito a realizzarne un adattamento filmico, in collaborazione con Morpheus Ego, la compagnia teatrale Carro dei Comici, e grazie al supporto della Fondazione “Angelo Cesareo” di Ruvo di Puglia che ha ospitato le riprese nella sua sede di Serra Petrullo.

Con una profonda e magistrale interpretazione dell’attore molfettese Felice Altomare, maestro indiscusso nell’ambito teatrale, “Abulivia” si pregia anche della professionale esperienza di Rosa Tarantino, del regista teatrale ed autore Francesco Tammacco con al suo fianco, per la prima volta sullo schermo, sua figlia, la piccola Francesca. Non da meno, l’eleganza della ballerina Anna Ilaria Davvanzo e le suggestive musiche originali composte da Federico Ancona.

 

 

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