AGEVOLAZIONI ZES, IL CENTRODESTRA: «NOI CON IMPRESE E LAVORATORI, LA SINISTRA A FAVORE DI TASSE E BUROCRAZIA»

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Molfetta. I quattro consiglieri di centrodestra attaccano i colleghi di centrosinistra che si sono astenuti dall’approvazione del kit localizzativo ZES
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Continua anche fuori dall’aula Carnicella il dibattito sulle agevolazioni previste a livello comunale per chi investe in area ZES. Dopo l’approvazione in consiglio del kit localizzativo, i consiglieri di centrodestra Pietro Mastropasqua, Adamo Logrieco (Fratelli d’Italia), Ippolita Germinario (Obiettivo Molfetta) e Mauro Binetti (Molfetta Nostra) attaccano i cinque consiglieri di centrosinistra che si sono astenuti, dichiarandosi sorpresi dalla posizione assunta dai colleghi.

«Il provvedimento su cui doveva pronunciarsi la massima assise comunale atteneva all’approvazione del così detto “Kit localizzativo” proposto dal Commissario e applicabile all’interno del perimetro della ZES, ossia, in sintesi, tutti quei vantaggi tributari – e non solo – di cui potranno usufruire le attività economiche insediate (o che si insedieranno) nella zona economica speciale.

Si parla di misure importantissime, quali l’esenzione completa da IMU e TARI per i primi 7 anni di attività, l’azzeramento degli oneri di costruzione dei nuovi insediamenti ed il dimezzamento degli oneri di urbanizzazione. Benefici che si sommano a tutti gli altri già previsti dallo Stato per le ZES, su cui ovviamente non occorreva il pronunciamento del Consiglio.

Quali consiglieri delle forze politiche e civiche dell’opposizione di centro-destra, abbiamo sempre affermato che non avremmo mai fatto mancare il nostro sostegno per tutti quei provvedimenti in favore di Molfetta e dei molfettesi.

Non abbiamo avuto la minima esitazione nello schierarci convintamente accanto alle imprese e ai lavoratori, e quindi abbiamo votato a favore del provvedimento e sorriso al futuro rappresentato dalla ZES di Molfetta.

Ci ha sorpresi, invece, l’inspiegabile posizione assunta dall’opposizione della sinistra molfettese (visto che dell’anima moderata è rimasto ben poco), che con motivazioni cervellotiche, che nulla avevano a che vedere con il provvedimento in votazione, ha deciso di astenersi.

Tradotto in soldoni, alla sinistra molfettese non piace il taglio delle imposte per gli investitori nella ZES, e, dunque, preferisce le tasse allo sviluppo economico della nostra Città e la burocrazia allo snellimento delle procedure.

È la solita sinistra elitaria delle “ZTL” e della “woke culture”, che si dimostra lontana dal mondo produttivo e dai lavoratori, dato che la ZES di Molfetta rappresenta un’irripetibile occasione anche sul fronte occupazionale.

Un’occasione persa per avere tutta la politica molfettese unita nel sostegno di un’iniziativa che non ha colore politico».

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