DOMANI A MOLFETTA “MI SEPARO”, LO SPETTACOLO DOVE SI ENTRA IN COPPIA E SI ESCE SINGLE
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Scrittore, autore, regista, conduttore televisivo e attore. L’eclettico Umberto Rey, al secolo Umberto Passaquindici, approda a Molfetta per presentare tre delle sue opere più celebri. L’appuntamento è per le ore 18.30 presso lo Spazio Galileo, che accoglierà un intenso incontro letterario con l’autore.
Protagonisti dell’evento, assieme al suo autore, i libri “I baci dei Giuda”, “Il testamento di don Liborio” e “Figli della Luce”, tre volumi profondamente diversi per trama, ma collegati tra loro da una narrazione che aggancia e coinvolge.
“Il testamento di don Liborio”, scritto nel 2017, da cui è stato tratto il lungometraggio “Tramonto a mezzogiorno”, sceneggiato diretto e interpretato da Umberto Rey, è la narrazione liberamente interpretata dall’autore di alcune pagine oscure e controverse della storia che ha determinato l’unità d’Italia. In particolare spicca la figura del barone don Liborio Romano, definito “Padre d’Italia”, che dispose la sepoltura del suo testamento per oltre 150 anni. Il documento conteneva segreti, retroscena non noti delle vicende accadute in Italia nel 1860, che lo videro interprete determinante di decisioni strategiche che, nel racconto, stravolgono alcune verità storiche scritte, come sottolinea Rey, sempre dai vincitori.
Ne “I baci di Giuda – L’agnello e gli uomini”, pubblicato nel 2019, il processo a Gesù si trasforma in un processo al Cristianesimo e a quelli che Rey definisce i suoi “sovrani”. Giuda Iscariota incontra i sacerdoti del Sinedrio accordandosi con loro per l’arresto del Messia. Nel cortile della fortezza di Pilato, viene allestito uno spartano e frettoloso pre-processo al Nazareno. Oltre Gesù e Pilato, sono presenti l’apostolo Giuda, il rivoluzionario e assassino Barabba, il capo del Sinedrio Caifa e un Console Romano dal nome Ottavio Massimo, un alto magistrato inviato dall’imperatore Tiberio Cesare. Il momento diventa un confronto politico, filosofico e teologico avvincente, crudo e senza mezze parole. Durante misterioso viaggio nel futuro, Gesù Cristo incontra i vertici della Santa sede durante un processo definitivo al Cristianesimo e ai suoi sovrani: i Pontefici e i Cardinali della Santa Chiesa Cattolica di Roma.
Con “Figli della Luce”, scritto nel 2020, l’autore parla del bisogno umano di ricercare la verità. Partendo dal pensiero di filosofi come Socrate e Platone, che hanno posto la ricerca della verità alla base delle loro opere, la storia ha per protagonista l’insolito e anticonformista professor Spartaco. Figura carismatica, sensibile, aperta al dialogo, e simbolo dell’uomo che si realizza nel rapporto solidale con gli altri, Spartaco insegna ai giovani che solo attraverso l’acquisizione della consapevolezza di sé è possibile costruire un villaggio globale fatto di uguaglianza, solidarietà, pace e prosperità.
I tre volumi sono stati pubblicati dalla Morfeo Editore, che è anche una casa di produzione cinematografica, fondata e diretta dallo stesso Umberto Rey.
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