CAMBIAMENTI CLIMATICI, L’UE AFFIDA A EXPRIVIA IL COMPITO DI PROGETTARE UN “GEMELLO DIGITALE” DEL PIANETA TERRA

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Molfetta. Grazie a un finanziamento di 1.4 milioni di euro, Exprivia realizzerà un software per la simulazione dei cambiamenti climatici sulla Terra
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Simulare i cambiamenti climatici per analizzarne le conseguenze. È il nuovo avveniristico progetto di Exprivia, azienda leader nell’ICT con base a Molfetta, che ha vinto una gara da 1.4milioni di euro per la realizzazione di un software che offre agli scienziati la possibilità di interagire con un “gemello digitale” del pianeta Terra su cui rappresentare i cambiamenti climatici.

Pietra miliare del programma europeo Destination Earth, lanciato nel 2022 dall’UE, il progetto dovrà essere concluso da Exprivia in 18 mesi. La soluzione progettata dalla società fondata da Domenico Favuzzi si basa su una tecnologia immersiva in cloud, che consente di visualizzare, monitorare e conservare i dati in tempo reale.

«I digital twins del programma europeo produrranno una grande mole di informazioni che – commenta Roberto Medri, capo della divisione Aerospace & defence market di Exprivia – saranno rese disponibili a scienziati, studiosi e ricercatori attraverso la modalità di visualizzazione messa a punto qui per supportare gli utenti nella comprensione di quei dati».

I tecnici di Exprivia hanno infatti lavorato per dare agli esperti, e alle autorità di protezione civile, strumenti più chiari per l’interpretazione dei dati satellitari. Con un obiettivo su tutti: agevolare il processo decisionale per il contrasto ai cambiamenti climatici.

«Per Exprivia, impegnata nella sostenibilità ambientale, questo progetto rappresenta un’opportunità per contribuire con il nostro know-how tecnologico al grande lavoro degli scienziati nella previsione e nel contrasto dei cambiamenti climatici », conclude Medri.

Il piano dell’Europa è creare entro il 2024 due gemelli digitali: il primo per monitorare gli eventi climatici estremi, come terremoti, tsunami, siccità, eruzioni, e capire come porvi rimedio; il secondo per sperimentare virtualmente gli effetti delle politiche di adattamento al cambiamento climatico.

Entro il 2027, stando alla tabella di marcia dell’Unione, dovrebbero essere realizzate altre simulazioni virtuali dedicate ad aspetti oppure ad ambienti specifici (per esempio, un digital twin degli oceani, o dell’Artico). La tappa finale è prevista nel 2030, quando si arriverà a una replica digitale completa del nostro pianeta.

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