VIGILI DEL FUOCO, SI RIACCENDE LA PROTESTA: «DISTACCAMENTO DI MOLFETTA CARENTE DI PERSONALE»

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Molfetta. Il distaccamento molfettese attende da tempo tre unità in più, che consentirebbero la formazione di una seconda squadra di soccorso
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Resta carente la dotazione organica del distaccamento Vigili del Fuoco di Molfetta. A distanza di circa un anno dalla mobilitazione sindacale, la sezione locale e quella territoriale della UilPa ribadiscono la necessità di acquisire tre unità in più, che consentirebbero la formazione di una seconda squadra di soccorso.

«Seppur dal 2019 la sede sia stata decretata dal Ministero dell’interno di categoria SD4 – spiegano il coordinatore locale Maurizio de Tullio e il segretario territoriale Emanuele Antonaccicon un aumento di personale che va dalle 8 unità attuali a turno alle 11 unità teoriche, persiste tutt’oggi una carenza di personale che non permette in talune occasioni di raggiungere il numero minimo.

Si evidenzia come l’annullamento del mezzo di supporto di fatto ridurrebbe sensibilmente i tempi di risposta del dispositivo di soccorso, soprattutto quando questo si trovi in un area geografica dove forte è la presenza di insediamenti industriali, artigianali commerciali e non per ultimo nel comune di appartenenza anche di un porto commerciale».

L’appello dei responsabili UilPa, messo nero su bianco e sottoposto all’attenzione della direzione regionale, del comando provinciale e dei sindaci delle città di Molfetta, Bitonto, Terlizzi e Giovinazzo, nonché al presidente degli imprenditori molfettesi, sottolinea che il distaccamento in oggetto, con una sola squadra garantirebbe competenza territoriale ai comuni citati e anche a quello di Bisceglie, in cui la squadra ha garantito in varie occasioni un primo intervento, pur essendo questo un comune appartenente alla Provincia della BAT.

«Al riguardo – conclude la missiva – chiediamo che le istituzioni in indirizzo, ognuno per le proprie competenze evidenzino ai vertici dell’Amministrazione le difficoltà riscontrate nel dispositivo di soccorso, auspicando che in vista della prossima mobilità nazionale si possa giungere ad un intervento risolutivo, ricorrendo anche a risorse straordinarie».

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