RITI DELLA QUARESIMA E SETTIMANA SANTA COME PATRIMONIO IMMATERIALE DI MOLFETTA: SE NE DISCUTE IL 29 MARZO IN CONSIGLIO COMUNALE

molfettaritipasqua1270323
Molfetta. Dopo l'incontro tra le istituzioni comunali e gli esponenti della Curia e delle confraternite, mercoledì 29 marzo sarà presentata in Consiglio Comunale la proposta di modifica dello Statuto finalizzata all'inserimento nella lista dei beni culturali immateriali approvata dall'Unesco i riti della quaresima e della Settimana Santa
Shares

È stato un incontro proficuo e partecipato quello che si è svolto giovedì 23 marzo, presso la sala conferenza della sede comunale in via Martiri di Via Fani, tra gli esponenti della Curia, delle confraternite, dei rappresentanti delle associazioni e delle istituzioni comunali. Oggetto del meeting la condivisione del percorso che porterà in Consiglio comunale il documento che punta alla modifica dello Statuto e al riconoscimento dei rito quaresimali patrimonio immateriale della Città.

«I nostri sono riti antichissimi, – spiega il sindaco Tommaso Minervini – riti che richiamano emozioni ancestrali nei molfettesi ovunque si trovino nel mondo. Sono riti che commuovono perché ricordano il volto di tuo nonno o di tuo padre che, con orgoglio, ti iscriveva alla congregazione di appartenenza e tu bambino lo seguivi.

Perché ti ricorda il volto della nonna o di tua madre che ti portava all’uscita o alla ritirata o in quel preciso punto dove sempre a quell’ora passava il Cristo, la Madonna o i Santi. Perché ti ricorda l’incontro con i tuoi cugini che non vedevi spesso o lo zio che sbarcava o tornava dall’America o il fratello grande dalla Germania o da Milano per i riti della Pasqua. Costituiscono ormai il liquido amniotico della città di Molfetta, tramandate di generazione in generazione.

DNA della memoria collettiva che – continua il Primo cittadino – non vogliamo far sfumare. Anzi, in un momento storico, sociale e anche di fede, che declina sempre più verso il materialismo individuale, dobbiamo essere grati a quegli uomini “fissati” perché grazie a loro arrivano, ancora oggi, e tutti intatti i riti, e con loro le emozioni ancestrali della nostra Pasqua Molfettese che, con la Chiesa locale, hanno saputo comunicare. Ora questi riti appartengono a tutta la Città e tutti siamo chiamati, laici e religiosi, a custodirli per tramandarli alle prossime generazioni».

La parola ora passa al Consiglio comunale che mercoledì 29 marzo, a partire dalle 17.30, si esprimerà su questa proposta che interessa tutta la Città.

Foto di Luigi Gegè Gadaleta

Shares

ULTIME NOTIZIE

SEGNALAZIONI

NEWSLETTER

CRONACA

×