CENTENARIO AERONAUTICA MILITARE, GLI “EREDI DELLA STORIA” CELEBRANO I MOLFETTESI CHE HANNO ONORATO L’ISTITUZIONE

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Molfetta. Riunitisi nella sede di Piazza Mazzini, i membri dell’associazione Eredi della Storia hanno tenuto un breve cerimoniale commemorativo
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L’associazione molfettese “Eredi della Storia” si è unita alle celebrazioni solenni tenutesi in tutta Italia in occasione della giornata di ieri, martedì 28 marzo, data in cui ricorreva il centenario dell’Aeronautica Militare.

Il 28 marzo 1923, infatti, ebbe avvio una affascinante storia tutta italiana caratterizzata da amore per la Patria, coraggio, professionalità e generosità che ha portato, e continua a portare, il nostro Tricolore nel mondo.

I membri delle associazioni Eredi della Storia – ANMIG si sono dati appuntamento ieri alle ore 21 all’interno della sede associativa in Piazza Mazzini per commemorare il ricordo dei molfettesi che hanno reso onore all’Aeronautica Militare Italiana con coraggio, abnegazione e spirito patriottico.

È stato tributando un minuto di silenzio alla memoria di tutti i militari caduti e dei concittadini: Giovanni Pomodoro, Domenico Pappalepore, Giuseppe Pansini, Michele Palmiotti, Luigi Capurso, Luigi Binetti e Raffaele Breglia.  

Aveva appena venticinque anni il Tenente Domenico Pappalepore, caduto con il suo aereo nel 1936 in Etiopia, mentre trasportava medicinali alle nostre truppe impegnate in operazioni di guerra. Il tenente Pappalepore scomparve nei cieli di Gondar, antica capitale dell’Etiopia, a causa di una tremenda tempesta di sabbia. Un eroe che diede prova di alto coraggio militare e civile, accettando di rischiare la propria vita per salvarne tante altre.

Il sotto tenente Giovanni Pomodoro morì nel febbraio 1942 mentre si recava per una missione di guerra nei cieli di Alessandria d’Egitto. Sia il Tenente Pappalepore che il Sottotenente Pomodoro sono stati insigniti della medaglia d’argento al valore militare.

Il generale Michele Palmiotti, allora Tenente, fece parte dello stormo di aerei che trasvolò l’Atlantico nel 1933, durante l’impresa guidata da Italo Balbo.

Gli avieri Luigi Capurso e Luigi Binetti morirono anche loro in servizio, durante il secondo conflitto mondiale, presso l’idroscalo di Guidonia dove erano impiegati come meccanico e falegname/ebanista, addetti alla costruzione degli idrovolanti che all’epoca avevano ali di legno. Entrambi deceduti di recente, sono stati soci onorari dell’associazione Eredi della Storia, contribuendo in maniera importante a tramandare la verità storica.

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