RITI QUARESIMALI PATRIMONIO IMMATERIALE DELLA CITTÀ, IL PRESIDENTE AMATO: «SCRITTA PAGINA DI BUONA POLITICA»

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Molfetta. Il presidente del Consiglio comunale commenta la modifica dello statuto con cui si avvia l’iter per l’inserimento dei riti quaresimali nella lista UNESCO
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«Un’altra pagina storica è stata scritta in consiglio comunale», così il Presidente del Consiglio comunale Robert Amato, che commenta con orgoglio l’approvazione unanime della modifica allo statuto, con l’inserimento all’art. 4 di un terzo comma  che rende i riti di Quaresima e Settimana Santa beni immateriali del Comune di Molfetta.

Una serata che ha visto la presenza del Vescovo Mons. Domenico Cornacchia, dei priori delle confraternite molfettesi e di tantissimi cittadini interessati al tema.

«I riti quaresimali diventano dunque un nostro patrimonio – continua il Presidente Amatocristallizzando tradizioni tramandate lungo 700 anni, diventano un bene pubblico che tutti, istituzioni, confraternite, cittadini dobbiamo impegnarci a preservare e a tramandare ai nostri figli, nipoti, e a far conoscere a chi decide di capirne e comprenderne gli usi e i costumi.

Io non posso far altro che ringraziare tutti i Consiglieri comunali indistintamente, perché insieme, come ieri hanno ben detto nei loro interventi il Sindaco ed il Vescovo, abbiamo contribuito a far sì che quanto chiesto dalle varie anime della città divenisse realtà, fuori dagli schemi politici e dai modi di essere e di pensare.

Sono orgoglioso di aver presieduto questo Consiglio comunale e orgoglioso dei Consiglieri comunali che rappresento.

È una bellissima pagina di buona politica, è un bellissimo messaggio alla città di coesione su temi di interesse comune, perché tutti lavoriamo per il bene di molfetta e dei molfettesi e ieri abbiamo dimostrato di saperlo fare».

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