QUELLO CHE LE DONNE NON DICONO, GLI EFFETTI DELLA PANDEMIA NEL PROGETTO “EnEnWOMEN”

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Molfetta. Il 31 marzo è partito il progetto del CERV “EnEnWomen” coordinato da InCO Molfetta in collaborazione con altri 3 partner europei e il Centro Antiviolenza Pandora dell’ambito territoriale di Molfetta e Giovinazzo
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Il progetto “EnEnWomen” si concentra sull’analisi degli effetti della pandemia, sul dibattito democratico e sul godimento dei diritti umani fondamentali, con un focus specifico sulle donne quale “gruppo vulnerabile”.

Il panel debate, svoltosi presso il centro civico “Anna Maria Bufi” di Molfetta – sede del Centro Antiviolenza Pandora – e moderato dall’Avv.ta Valeria Scardigno, Presidente del Cav, ha visto la partecipazione dell’Assessora alle politiche sociali, Anna Capurso, che oltre a portare i saluti istituzionali del Sindaco ha sottolineato le difficoltà delle donne durante e dopo il periodo pandemico con particolare riferimento a coloro che si trovavano in situazioni di violenza domestica.

Il dott. Luigi Balacco, responsabile dell’Associazione InCo ha presentato l’intero programma del progetto che, attraverso la comparazione con gli ordinamenti degli altri paesi europei coinvolti, favorisce l’acquisizione di competenze trasversali indispensabili ad elaborare strategie per combattere il “crescente livello di violenza nei confronti delle donne ed i problemi legati all’istruzione ed all’occupazione femminile“.

L’Avv.ta Francesca Bisceglia, vice presidente del Cav Pandora, ha dimostrato attraverso l’analisi dei dati nazionali e locali del periodo marzo – agosto 2020, come siano stati fortemente compressi i diritti femminili sia sotto il profilo lavorativo che sotto il profilo economico “gravando quasi esclusivamente sulle donne la cura e l’assistenza della famiglia”.

L’evento ha ospitato la regista internazionale Diana Maria Olsson, lituana, residente in Danimarca, vincitrice di numerosi premi quali tra gli altri “LifeArt Festival”, “Astra Film Festival” “International Children Film Festival” per il suo docufilm “First Class Citizen”, una pellicola autobiografica, che racconta la storia di violenza domestica e la paradossalità del sistema giudiziario svedese, che protegge i suoi residenti indipendentemente dalle deplorevoli condotte da questi poste in essere.

Gli argomenti trattati hanno favorito un vivace dibattito dei presenti, soprattutto dei più giovani, particolarmente coinvolti dalla visione del docufilm. La presenza della radio FGen, ha vivacizzato il dibattito con interviste ai e alle referenti delle realtà presenti durante la serata.

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