NETWORK CONTACTS, SCONGIURATA LA CASSA INTEGRAZIONE PER OLTRE 400 DIPENDENTI: SOTTOSCRITTO ACCORDO CON I SINDACATI

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Molfetta. Sottoscritto l'accordo tra sindacati e vertici aziendali, alle prese con la rimodulazione di centinaia di contratti a causa del calo volumi WindTre
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Sono stati giorni decisivi per i 408 lavoratori della Network Contacts, la stragrande maggioranza dei quali in servizio nella sede di Molfetta, impiegati in una commessa di WindTre in merito alla quale la società ha comunicato nelle scorse settimane la necessità di ridurre drasticamente i volumi di chiamata.

La Network a sua volta ha proposto l’attivazione della cassa integrazione, o del FIS – fondo integrativo salariale al cento per cento per gli oltre quattrocento lavoratori coinvolti, soluzione definita inaccettabile dalle organizzazioni sindacali.

Le sorti dei dipendenti incaricati di gestire la commessa WindTre hanno iniziato a delinearsi lo scorso lunedì 3 aprile a margine dei due incontri che ha visto coinvolte, in mattinata, presso la sede del Ministero del Lavoro, le Segreterie Nazionali di Slc CGIL, Fistel CISL, Uilcom, l’azienda e i rappresentanti di Windtre. Nel pomeriggio dello stesso giorno la discussione è proseguita in sede territoriale tra le organizzazioni sindacali  e la Network.

Nel tavolo trilaterale, Windtre, con motivazioni da ricondurre principalmente alle condizioni del mercato, ha confermato, senza nessuna possibilità di rettifica, un calo dei volumi del 25%  per il trimestre appena iniziato con analoga previsione per il resto del 2023.

Come confermato dai vertici aziendali, la quasi totalità dei volumi tagliati riguardano le attività che vengono lavorate in Molfetta, perciò si procederà intervenendo sulla sede e con lo strumento che permette maggiore celerità, ossia il ricorso al FIS di settore.

Da ieri, martedì 4 aprile, l’azienda ha avviato il ricorso al fondo di integrazione salariale, che sarà applicato a rotazione sul personale operante su WindTre, con una percentuale media mensile pro capite del 25% dell’orario lavorativo.

Il ricorso al FIS, sulla base delle proposte sindacali, servirà a preparare il terreno ad attività di formazione di re-skilling per favorire l’ingresso in eventuali altre commesse e la riduzione progressiva dell’esubero.

«In tal caso – specificano le segreterie territoriali di Bari SLC- CGIL, Fistel Cisl e Uilcom UILil personale coinvolto nelle attività formative percepirà una integrazione salariale da parte aziendale sino al 100% della retribuzione.

Le segreterie Territoriali di SLC Cgil, Fistel e Uilocm UIL ribadiscono comunque la netta contrarietà al piano industriale precedentemente presentato da Network Contacts, chiedendo alla stessa di recedere dalle misure in esso previste – in particolare la mobilità territoriale di massa – e di aprire un confronto costruttivo con il sindacato e i lavoratori».

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