MolFest, LE PAROLE D’ELOGIO E I RINGRAZIAMENTI DEL SINDACO MINERVINI SULLA 1°EDIZIONE DEL FESTIVAL
Molfetta. Il Sindaco Tommaso Minervini:« Un evento all’insegna dell’inclusione che ha superato ogni aspettativa»
Questa sera come di consuetudine avrà luogo la Via Crucis cittadina del Venerdì Santo. Organizzata dalla Parrocchia Cattedrale, in collaborazione con l’Azione Cattolica, l’associazione Passione e Tradizione e il Sermolfetta, quest’anno la Via Crucis avrà come protagonista la Croce di Cutro.
La Croce in pellegrinaggio nella comunità di don Tonino Bello grazie all’iniziativa dell’Equipaggio di Terra RESQ, dopo essere approdata a Ruvo di Puglia e passata per Giovinazzo e Terlizzi da oggi fino al 23 aprile prossimo sosterà a Molfetta, custodita in Cattedrale.
La croce è stata realizzata da Francesco Loprete, sacerdote dell’Arcidiocesi di Crotone -Santa Severina, all’indomani del naufragio avvenuto lo scorso 26 febbraio in cui hanno perso la vita oltre novanta persone.
La croce è fatta con pezzi di legno, resti dell’imbarcazione naufragata che il mare ha restituito alla spiaggia. Una croce che simboleggia la passione dolorosa non solo di Cristo ma di tutte le vittime del mare.
Una croce costruita sui rottami del dolore e che ci ricorda di restare umani. Un simbolo che invita ad agire e a bandire l’ indifferenza, come ha ribadito il vescovo Monsignor Cornacchia «Non è assolutamente ammissibile che si possa girare il volto dall’altra parte, pertanto bisogna cogliere l’invito del Santo Padre, Papa Francesco, a piegarsi verso chi cade. Dare una mano a chi ha bisogno è un dovere, non solo un’occasione, ma uno stile di vita che dobbiamo acquisire».
Uno stile di vita che Molfetta ben conosce per l’esempio dato da don Tonino Bello, sempre al lato del più debole, del più indifeso. Sempre sulla strada più impervia e meno battuta per sostenere gli ultimi. Per abbracciare quelli che nessuno vuole vedere. Quelle stesse donne, bambini, uomini a cui la disperazione porta via la vita sui barconi della disperazione.
La via Crucis partirà dalla Cattedrale alle ore 20 e percorrerà le seguenti strade: Corso Dante, Piazza Municipio, via San Pietro, via Piazza, via Domenico Picca, via Sergio Pansini, piazza Vittorio Emanuele, Corso Umberto, via Tattoli, Piazza Garibaldi, Corso Dante e si concluderà intorno alle 21.45 sul sagrato della Cattedrale.
A chiudere i riti della Settimana Santa molfettese sarà la processione dei Santi. Quest’anno a causa delle precarie condizioni meteo la tradizionale processione del Sabato Santo che ormai da anni ha inizio a mezzogiorno è stata anticipata alle 4.15 del mattino, con l’uscita della Pietà prevista alle ore 5.
Una variazione d’orario che riporterà qualche concittadino indietro nel tempo quando anche la processione dei sette simulacri realizzati dal Cozzoli avveniva nelle prime ore del mattino del Sabato Santo e ancora più in là nel tempo a mezzanotte.
L’anticipo dell’avvio dell’ultima processione però non influenzerà il percorso che rimane lo stesso: Chiesa del Purgatorio, Corso Dante, via Sant’Angelo, via Sigismondo, via Domenico Picca, via Annunziata, piazza Paradiso, via e piazza Immacolata, via D. Manin, via Roma, piazza Margherita di Savoia, via Margherita di Savoia, piazza Vittorio Emanuele, via S. Pansini, via Tenente Ragno, via S. Rocco, via S. Domenico, corso Dante, Chiesa del Purgatorio, con orario previsto intorno alle ore 14.
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