LICEO DA VINCI, GRANDE CONSENSO E AFFLUENZA DI PUBBLICO PER LA NOTTE NAZIONALE DEL LICEO CLASSICO

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Molfetta. Lo scorso 5 maggio si è svolta la Notte Nazionale del Liceo Classico. Anche il Liceo “Leonardo da Vinci” ha partecipato all'evento che omaggia la cultura classica come componente importante da condividere e salvaguardare
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Ha riscosso un grandissimo successo anche a Molfetta la Notte Nazionale del Liceo Classico, un evento che ha coinvolto più di 350 scuole di tutta Italia e che ha avuto luogo lo scorso venerdì 5 maggio. 

Non solo ex alunni, ex docenti, ex dirigenti, ma anche semplici cittadini, simpatizzanti, curiosi, amanti della cultura classica e della bellezza hanno letteralmente invaso il tratto di strada dinanzi alla storica sede del Liceo cittadino.

Una giornata speciale, ricca di emozioni per la Comunità Scolastica del “da Vinci”; una manifestazione preparata a lungo e con cura ai fini di comunicare il valore, l’attualità, la ricaduta pedagogica della cultura classica.

L’evento ha avuto inizio alle 18.30, all’unisono con tutti gli altri istituti nazionali. Ad aprire la serata il saluto della Dirigente Scolastica, prof.ssa Giuseppina Bassi, che ha fortemente promosso e seguito in ogni suo passaggio la fase organizzativa, con la preziosa collaborazione del DSGA, il dott. Fabio Petruzzelli, e della Docente Referente della Notte, la prof.ssa Olimpia Rana. È il momento dei saluti istituzionali e dell’intervento delle Autorità Cittadine, gli assessori Sergio de Candia e Anna Capurso, successivamente raggiuti da Caterina Roselli.

Le presentatrici, pienamente immedesimate nel loro ruolo hanno tenuto il palco con la verve delle grandi professioniste. Tutto ha inizio con “Shells of poetry (referenti prof.sse Maria Rosaria Cirillo e Olimpia Rana): la parola poetica si è intrecciata con la danza, a denunciare, con la raffinatezza di versi scritti dagli studenti, ispirati dallo storico greco Erodoto, gli orrori della guerra.

L’Arte ci ha parlato, raccontandoci, con “Ritratti d’Autore”, curato dalla prof.ssa Adriana Bucci Morichi, di vite lontanissime eppure così vicine a noi, attraverso rappresentazioni animate di un museo immaginato.

È stata poi la volta della performance “Operette Seriali”, a cura delle professoresse Cinzia Candelmo, Stella de Trizio, Damiano de Virgilio, Irene de Biase. Gli spettatori si sono lasciati trascinare da un insolito e coinvolgente accostamento tra i dialoghi leopardiani e le serie Netflix tanto amate dagli studenti: il tutto accompagnato da una band musicale che ha eseguito musica dal vivo.

E poi “Contaminazioni”: una coreografia estremamente innovativa a cura della prof.ssa Rossella Lezza, che anche quest’anno ha incantato i convenuti con una performance piena di energia e vibrante di pathos, mirata a restituire l’idea di come il classico per antonomasia, il “Lago dei cigni” e il contemporaneo l’hip hop siano una cosa sola, oltre ogni convenzionalità.

Poi, la proiezione della clip “Volvo”, curata da un gruppo di studenti della classe III C, guidati dalle prof.sse de Trizio e Rana, che ha ottenuto una importante menzione nell’ambito della Giornata Mondiale della Lingua Latina.

Il sole è ormai tramontato: la magia dei riflettori illumina il palco. Con la rappresentazione “L’eredità di Prometeo”, curata dai professori Emmanuele Colonna, Emilia de Ceglia, Maddalena Salvemini ed Eleonora Sciancalepore, la potente attualità dei classici – “possesso per sempre”, per dirla con lo storico greco Tucidide – ha accarezzato, pervaso, scosso le anime dei convenuti. Una rappresentazione delicata e al tempo stesso perturbante: come può essere straordinario l’uomo, nel bene e nel male.

E infine, il tradizionale Coro, recitato contestualmente da tutti i classici d’Italia: è la giovane Medea di Apollonio Rodio, con la sua inquietudine, a parlarci di conflitti interiori, i più terribili che si possano immaginare, ma l’Uomo è anche questo, e conoscere vuol dire comprendere.

La serata inoltre si è chiusa con un saluto speciale da parte degli studenti delle quinte classi, che stanno per spiccare il volo, ai loro docenti, alla Dirigente, al loro istituto.

Così si è chiusa la nona edizione della Notte Nazionale del Liceo Classico. Quest’anno poi l’evento è stato ancora più magico anche perché finalmente dopo tanto tempo lo storico edificio da Vinci di Molfetta è tornato libero dalle impalcature, luminoso e soprattutto restituito ai suoi studenti e alla Comunità Cittadina in tutto il suo splendore.

 

 

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