ALLARME SICUREZZA A MOLFETTA: FUOCHI D’ARTIFICIO ILLEGALI IN RISPOSTA AL FLASH MOB

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Molfetta. Il flash mob organizzato contro l’illegalità in Piazza Vittorio Emanuele è stato accolto da una raffica di fuochi d’artificio
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«Molfetta non è terra di nessuno», recitava lo striscione preparato in occasione del flash mob tenutosi nella serata di ieri, martedì 9 maggio, in Piazza Vittorio Emanuele, ma qualcuno ha di fatto smentito una frase che sembra più un auspicio, che un’affermazione.

Organizzata dal Comitato per la Convivenza Civile, la manifestazione ha visto la partecipazione di un nutrito gruppo di cittadini e di qualche esponente politico, tra cui assessori e consiglieri comunali. A qualche minuto dal raduno in piazza, sopra le teste di manifestanti e forze dell’ordine sono state fatte esplodere, ovviamente in maniera illecita, due batterie di fuochi d’artificio.

Una chiara risposta alla richiesta di legalità che la cittadinanza avanza. Un modo per mettercele le mani su quella piazza e, simbolicamente, sull’intera città.

A margine dell’accaduto, il commento del vicesindaco Nicola Piergiovanni e dei consiglieri comunali Angela Amato e Gianni Facchini di “Cuore Democratico”, per cui l’adunata pacifica è «Testimonianza di una città che non si arrende alla prepotenza e all’illegalità e rivendica il diritto ad una convivenza civile e democratica.

Nessun simbolo di partito, solo lenzuola bianche, a dimostrare che c’è una Molfetta coesa e trasversale che non accetta di cedere parti del territorio all’illegalità, organizzata o no. La provocazione delle “cassette” fatte esplodere nel momento clou della manifestazione, pacifica e silenziosa, è la prova che la “presenza” infastidisce. E, quindi, è efficace! 

Il movimento politico Cuore Democratico, presente con i suoi militanti e i suoi rappresentanti istituzionali, ribadisce la totale disapprovazione per ogni comportamento contrario alla legalità e alle regole del vivere civile e assicura il continuo, deciso, coraggioso impegno contro ogni tentativo di costituire aree “off limits” che minano la sicurezza e la libertà dei cittadini».

Fenomeni come questo, che si aggiungono ai quotidiani episodi di criminalità, danno la misura di un’emergenza sicurezza diffusa e trasversale, che mortifica sistematicamente quella parte di comunità che continua a credere nel valore della legalità.

La cittadinanza attende che qualcosa cambi, anche alla luce della richiesta di convocazione del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza, che il sindaco Tommaso Minervini ha formalizzato al Prefetto di Bari alla fine del mese scorso.

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