TRASFERIMENTO PER CIRCA 1500 DIPENDENTI DELLA NETWORK CONTACTS, RIFONDAZIONE COMUNISTA: «RICATTO AZIENDALE»

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Molfetta. La sezione molfettese e la segreteria nazionale di Rifondazione Comunista si schierano al fianco di lavoratrici e lavoratori Network Contacts
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A margine del mancato accordo sulla rimodulazione del piano aziendale, Rifondazione Comunista ribadisce la sua vicinanza alle lavoratrici e ai lavoratori di Network Contacts e dichiara che il partito sosterrà  tutte le iniziative di lotta che verranno messe in campo.

Da lunedì 8 maggio i primi dipendenti si sono visti recapitare le comunicazioni di trasferimento dalla sede di Molfetta ad altre sedi dislocate sul territorio.  Si tratta di licenziamenti “camuffati”, come per i sindacati anche secondo Rifondazione Comunista, che coinvolgono circa 1500 lavoratori.

«Un vero disastro economico e sociale per la città – denunciano dalla sezione molfettese – già piegata da anni di immobilismo della politica locale, incapace di dare una prospettiva economica alla nostra città. In tutto questo il Sindaco e la sua amministrazione sono chiusi in un silenzio inaccettabile, nonostante le nostre innumerevoli denunce pubbliche, sia in consiglio comunale che in città almeno dal 2018.

Sulla stampa locale possiamo leggere della liberazione delle tartarughe, dell’ultima vittoria sportiva della squadra locale o della prossima processione in programma, ma non che 1500 amici, parenti e concittadini rischiano in meno di 30 giorni di dover decidere se trasferirsi con le loro famiglie o perdere il lavoro. È in questo silenzio assordante che si sta consumando la distruzione dei diritti e delle retribuzioni dei lavoratori fino ad arrivare ai licenziamenti mascherati di oggi.

Una notizia come questa – continua la nota di Rifondazione Comunista Molfetta – dovrebbe far scattare dalla sedia ogni sindaco, spingendolo a convocare un tavolo di confronto e testimoniare sostegno e solidarietà ai lavoratori e alle loro famiglie. Pensiamo che quanto stia accadendo meriti attenzione, pensiamo che la città debba conoscere il gioco al ribasso che la Network Contcts sta perpetuando ormai da 5 anni sulla pelle dei lavoratori. Per queste ragioni abbiamo deciso di rompere il muro del silenzio e di portare la discussione in città assieme ai lavoratori e alle lavoratrici. L’appuntamento è domenica 14 maggio ore 11 su  Corso Umberto, altezza galleria patrioti molfettesi. In caso si pioggia, l’evento si terrà presso la sede dell’USB in via Giacomo Salepico 59/61. Se toccano uno toccano tutti».

«Scaricare sulle lavoratrici e sui lavoratori l’assurdo meccanismo degli appalti con il massimo ribasso è inaccettabile», si legge nella nota a firma del segretario nazionale  Maurizio Acerbo e del segretario circolo di Molfetta Pasquale De Candia, che spiega: «Riteniamo inaccettabile la scelta aziendale anche alla luce dei sacrifici che i lavoratori hanno dovuto fare con l’accordo del 2019 che tra le altre cose hanno visto tagliata la tredicesima e hanno dovuto subire le umiliazioni di vedersi pagare alcune ore aggiuntive con un buono pasto da 2,5€. Per non dare il via ai “trasferimenti” l’azienda ha proposto un nuovo meccanismo di calcolo del TFR (istituto che mai era stato interessato dalle crisi aziendali) che ridurrebbe di molto l’accumulo a favore dei lavoratori e un meccanismo di “penalizzazione” delle malattie di breve durata. Ma l’arroganza della Network Contacts non riguarda solo la sede di Molfetta, infatti venerdì 5 maggio hanno scioperato le lavoratrici e i lavoratori di Taranto aderenti all’Unione Sindacale di Base a cui l’azienda impone».

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