«LA LOTTA ALL’ILLEGALITÀ PARTE DA PIAZZA VITTORIO EMANUELE», LE PAROLE DI GIUSEPPE DE ROBERTIS

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Molfetta. Tra gli ideatori del flash mob di martedì scorso, Giuseppe De Robertis invita cittadini, istituzioni e associazioni a unirsi per altre iniziative e futuri progetti condivisi
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Lo spettacolo pirotecnico illegale andato in scena durante il flash mob proprio contro l’illegalità, a due passi da manifestanti e forze dell’ordine, non ha intimidito la comunità molfettese. Ne è convinto Giuseppe De Robertis, tra i fondatori del costituendo Comitato per la Convivenza Civile che ha organizzato la manifestazione pacifica di martedì 9 maggio in Piazza Vittorio Emanuele.

Esattamente una settimana prima del presidio in Piazza, erano state fatte esplodere illegalmente diverse batterie di fuochi d’artificio. Lo spettacolo, durato venti minuti circa, ha suscitato paura e rabbia nei residenti della zona e nella cittadinanza tutta. Il flash mob ha rappresentato perciò una presa di posizione netta da parte della comunità locale.

«Mi aspettavo una reazione e sinceramente un po’ ci speravo pure – spiega Giuseppe De Robertis perché significa che il nostro presidio è stato preso in seria considerazione. Quella piazza in particolare, posta in una zona di confine, è stata nel tempo sempre meno frequentata dalla cittadinanza e in qualche modo “dimenticata” da istituzioni, associazioni e parrocchie. È arrivato il tempo che la comunità si riappropri, invece, anche e soprattutto di questi luoghi. I fuochi d’artificio illegali sono la risposta a questo progetto condiviso, che evidentemente a qualcuno non va giù.

Il presidio di martedì speriamo possa rappresentare un nuovo punto di partenza. Da parte delle diverse realtà politiche cittadine non c’è stato alcun tentativo di strumentalizzazione, anzi, negli occhi dei vari esponenti ho letto una chiara unione d’intenti. Per natura sono una persona ottimista, perciò sono portato a pensare che d’ora in avanti, proprio in virtù di questa bella unione, la situazione possa solo migliorare. Una rinascita che parte dal basso, dalla gente comune, da quella che definiamo con orgoglio cittadinanza attiva.

È giusto che si faccia politica ed è essenziale che la politica collabori con associazioni e società civile in ogni ambito, dalla sicurezza alla sanità, dalla tutela dell’ambiente alla promozione del territorio. Si deve lavorare insieme, in maniera disinteressata, al progresso della città e della comunità. L’obiettivo del flash mob in Piazza Vittorio Emanuele era porre l’attenzione non solo sui fuochi d’artificio esplosi una settimana prima, ma anche sugli episodi di criminalità che sono ormai quasi all’ordine del giorno.

L’appello lanciato – conclude Giuseppe De Robertisè quello di riappropriarci dei nostri spazi, di piazze, edifici e interi quartieri a cui dare nuova vita in un’ottica di progettazione e programmazione condivisa. Dai fatti di  martedì scorso è scaturito un dibattito in cui far convergere sempre più realtà, che darà vita prossimamente ad altre iniziative che saranno puntualmente caldeggiate e sostenute dal costituendo Comitato per la Convivenza Civile di Molfetta».

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