TRASFERIMENTI NETWORK, RINASCERE MOLFETTA: «IMPENSABILE CHE LAVORATORI PART-TIME PRENDANO SERVIZIO FUORI SEDE»

Dal pomeriggio di lunedì 8 maggio decine di lavoratori della Network Contacts Srl stanno ricevendo una comunicazione di trasferimento presso l’Unità Produttiva di Palermo con decorrenza già dal prossimo mese di giugno. Nel frattempo le organizzazioni sindacali hanno indetto lo stato di agitazione all’esito di una delicata trattativa, in merito al difficile momento che sta affrontando la Network Contacts, come tutto il settore CRM BPO.

«Esprimiamo la nostra totale solidarietà ai lavoratori colpiti da tali provvedimenti – dichiarano da Rinascere Molfetta – siamo estremamente preoccupati, inoltre, per le difficoltà che attraversano la Network Contacts e tutto il settore dei servizi specializzati TLC in outsourcing. La Network da anni costituisce una risorsa preziosa per il nostro territorio in termini di occupazione e innovazione, distinguendosi anche per lodevoli iniziative rivolte alle lavoratrici e ai lavoratori, come la realizzazione del nido aziendale.

Pur comprendendo il difficile quadro generale, di cui è responsabile anche una legislazione che scarica sui commissionari il peso delle scelte più pesanti in materia di lavoro e che, al tempo stesso, deresponsabilizza i committenti, riteniamo inaccettabile il ricatto del trasferimento dei lavoratori in altra regione.

È impensabile che lavoratori assunti con una retribuzione commisurata ad un contratto di lavoro part-time possano permettersi di vivere fuori sede a centinaia di chilometri da casa. Appare surreale che, mentre molti operatori nel settore del terziario avanzato impieghino centinaia di migliaia di lavoratori in smart working, a Molfetta si utilizzi – provocatoriamente e irresponsabilmente – la messinscena del trasferimento per attuare dei licenziamenti.

Abbiamo fiducia che la Network Contacts comprenda pienamente la responsabilità sociale che ha acquisito nel nostro territorio. Ci impegniamo a seguire e supportare con particolare attenzione e solidarietà i lavoratori colpiti dai provvedimenti. Auspichiamo che le parti sociali riescano a trovare un accordo e che anche la Regione Puglia ponga attenzione alla vertenza, fornendo adeguati strumenti per raggiungere soluzioni soddisfacenti, o, in caso contrario, per riqualificare e assorbire questi lavoratori nel tessuto produttivo del territorio».