A SCUOLA DI FISICA E DI UMANITÀ, GLI STUDENTI DI MOLFETTA ASCOLTANO RAPITI VINCENZO SCHETTINI

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Molfetta. Vincenzo Schettini si è raccontato ai ragazzi, incitandoli a inseguire i propri sogni con sacrificio e determinazione
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«Ciascuno di voi può raggiungere e superare qualsiasi traguardo, ma per riuscirci bisogna avere costanza, determinazione ed essere disposti a fare enormi sacrifici». Vincenzo Schettini, istrionica star del web, ha pronunciato queste parole prima di dare inizio alla sua entusiasmante lezione di fisica a cui hanno assistito oltre mille studenti molfettesi.

L’incontro, tenutosi nella mattinata di ieri, venerdì 12 maggio, all’interno del PalaPoli, è stato organizzato dal Comune di Molfetta in collaborazione con la storica Libreria Il Ghigno per la gioia di tutta la comunità scolastica molfettese, da giorni in trepidante attesa di incontrare il Prof. più amato d’Italia, approdato in città grazie all’impegno dell’assessore Carmela Minuto, che ha accolto la richiesta di alcuni genitori di alunni di scuola superiore.

Introdotta dall’insegnante, nonché regista e attore molfettese, Francesco Tammacco, la lezione-evento “La Fisica che ci Piace” ha entusiasmato studenti e docenti ed emozionato lo stesso Schettini, che ha raccontato di aver iniziato nel 2007 la sua carriera di docente proprio a Molfetta, presso l’IISS Ferraris.

«La Fisica che ci Piace nasce dall’intuizione di portare la didattica, le mie lezioni e quindi me stesso in rete – spiega Vincenzo Schettiniperché la rete ha in pochissimo soppiantato la televisione, diventando un riferimento non solo per i ragazzi. Sentivo l’esigenza di raccontare la scuola fuori dalle mura scolastiche, non smettendo di insegnare. Da quando ho avviato il progetto de “La Fisica che ci Piace” ho un contratto part time, perché non potevo essere presente in classe cinque giorni su sei. Il fatto di poter incontrare gli studenti in presenza, in occasioni come quella di oggi, è qualcosa che aggiunge moltissimo valore a quello che sto facendo, perché gli studenti hanno così l’opportunità di vedermi, di potermi abbracciare, di potermi parlare o fare delle domande, cosa che ovviamente già fanno attraverso la rete, che però, detto francamente, non potrà mai sostituire l’incontro e il confronto diretto, faccia a faccia tra le persone.

Oggi si è ragazzi e genitori in maniera diversa, forse a causa della pandemia, che in qualche moda ha inciso. Spesso si dice che il Covid ha cambiato i giovani, rendendoli più chiusi e meno disponibili all’incontro, ma secondo me ha cambiato anche noi che apparteniamo alle generazioni dei loro genitori. Tutti siamo un po’ troppo presi dal telefono e quindi dai social, anche i nonni ormai lo sono, quindi è cambiato il rapporto fisico che abbiamo con le persone che amiamo. Non si parla più e questo non è normale. È normale arrivare in pizzeria in comitiva per poi isolarsi al cellulare? No, non lo è affatto. Ed è normale pensare che il compito di rieducare alla socialità spetti a un insegnante? Assolutamente sì. Noi insegnanti abbiamo un’opportunità che è anche un obbligo, ovvero sensibilizzare tutti a migliorare i rapporti umani e la cultura ha il grande potere di renderci più sensibili e quindi migliori sotto ogni aspetto. Perciò il coinvolgimento che io sto vedendo da parte di bambini, ragazzi, adulti e anziani mi apre il cuore e mi fa comprendere quanto ci sia bisogno oggi di cultura e di relazioni umane».  

«Mai avrei pensato da giovane – il commento del sindaco Tommaso Minervinidi poter assistere ad una lezione di fisica strutturata in questo modo, ma soprattutto mai avrei pensato di vedere oltre mille studenti, tutti insieme, pronti ad ascoltare, con entusiasmo, un professore di fisica. Ringrazio l’assessore Minuto e tutti i componenti della giunta che hanno creduto in questa manifestazione, le mamme che lo hanno ispirato, i professori e i dirigenti scolastici. Con loro abbiamo sperimentato una lezione collettiva da stimolo a tutto il sistema scolastico».

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