NETWORK CONTACTS, DIPENDENTI SEDE DI BOLOGNA: «COLLEGHI, RESISTETE!»

networkcontacts3072019
Molfetta. I dipendenti bolognesi di Network esprimono solidarietà nei confronti dei colleghi molfettesi esortandoli a non cedere
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«Siamo i lavoratori di Network Contacts della Sede di Bologna, entrati in azienda soltanto il 1° Febbraio 2023 e siamo molto preoccupati per ciò che abbiamo appreso sta accadendo nella nostra nuova azienda, nella sede di Molfetta.

Ci riferiamo al ricatto messo in opera dall’azienda, che chiede di peggiorare le condizioni di lavoro delle persone, altrimenti attuerà il progetto di trasferimento dei lavoratori da Molfetta a Palermo, ossia a 700 km di distanza, costringendo di fatto il lavoratore al licenziamento.

Cari colleghi di Network-Contacts, sede di Molfetta, come lavoratori vostri neo colleghi, siamo solidali con la vostra battaglia, che è la battaglia di tutti noi, che è la battaglia dei lavoratori di Network-Contacts, ma è la battaglia anche dei lavoratori dei Call Center in outsourcing e dei lavoratori del settore delle Telecomunicazioni e di tutti i lavoratori sfruttati e ricattati.

Anni di accordi peggiorativi delle condizioni di lavoro rispetto al CCNL, ci hanno insegnato che non hanno risolto nulla e che anzi, quando si fanno utili, li si tengono per sé, mentre quando si registrano perdite, le si vogliono socializzare coi dipendenti, scaricando come sempre il rischio di impresa sui lavoratori, mettendo a rischio il loro posto di lavoro e le conquiste raggiunte con la lotta dei lavoratori.

È per quello che parteciperemo allo sciopero di settore del 6 giugno e a tutte le iniziative che saranno necessarie per respingere questo vile ricatto tra il posto di lavoro e un lavoro senza più alcun diritto».

Ai lavoratori bolognesi si affiancano le RSU Covisian, Koinè Bologna, Linetech, Business Services, Rsu Linetech Customer Care, che scrivono ai dipendenti molfettesi: «Il ricatto non è mai stato uno strumento di emancipazione della classe lavoratrice, né tantomeno una soluzione alle crisi aziendali.

Comprendiamo  la difficile situazione che state vivendo, ma non è accettando di peggiorare la vostra condizione di lavoro, come è già stato peraltro negli anni passati, che salverete il vostro posto di lavoro e vi sottrarrete al ricatto continuo di un’azienda che scarica su di voi le proprie incapacità manageriali e la propria protervia padronale, che vince gare al massimo ribasso per prendere quante più commesse diverse, senza preoccuparsi poi di come mantenerle remunerative.

Il nostro CCNL è scaduto il 31 dicembre 2022 ed un accordo che derogasse al CCNL, con le gravissime condizioni richieste da Network-Contacts, rappresenterebbe un precedente pericoloso per l’uscita dal CCNL, dei Call Center in Outsourcing, nonché un meccanismo di dumping contrattuale tra le aziende che trascinerebbe verso il basso le condizioni ed i diritti di tutti noi, lavoratori di questa realtà del Paese.

Il 6 giugno si terrà un importantissimo sciopero nazionale unitario, anche su queste tematiche e noi vi chiediamo di resistere , di non accettare ulteriori ricatti e vi diamo tutta la nostra solidarietà, perché riteniamo che questa sia la lotta di ognuno di noi. Alla lotta!».

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