“LA SCUOLA INCONTRA L’UNIVERSO E IL METAVERSO”, BRILLANO LE STELLE DELLA CONOSCENZA AL MUSEO ARCHEOLOGICO DEL PULO

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Molfetta. Grande successo per l’evento organizzato dall’UCIIM locale in collaborazione con il liceo classico e scientifico “Eistein – Da Vinci”
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L’astronomia e la realtà aumentata hanno incontrato l’archeologia durante “La Scuola incontra l’Universo e il Metaverso attraverso i telescopi e i visori”, evento organizzato e promosso dalla sezione UCIIM di Molfetta e Giovinazzo in collaborazione con il liceo classico e scientifico “Eistein – Da Vinci”, andato in scena nella lunga serata di venerdì 19 maggio scorso presso il Museo Archeologico del Pulo.

Patrocinato dal Comune di Molfetta, l’evento ha visto la partecipazione del sindaco Tommaso Minervini, presente assieme a diversi rappresentati istituzionali e di centinaia di cittadini che hanno avuto modo di esplorare le sale del museo civico e ammirare, attraverso le visite guidate programmate, l’esposizione permanente composta dai reperti rinvenuti al Pulo, testimonianza della nutrita comunità preistorica che abitava la dolina carsica.

La passeggiata è proseguita alla scoperta del Sistema Solare grazie all’utilizzo di visori 3D messi a disposizione dalla Hevolus Innovation. Seguito con interesse il seminario “In che lingua parla il nostro Universo?”, condotto da Serena Loporchio, ricercatrice dell’Università e del Politecnico di Bari e della Sezione di Bari INFN-Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, come anche il seminario “Perché lanciamo roba nello Spazio?”, condotto da Cristoforo Abbattista, ingegnere elettronico di Planetek Italia e responsabile della Business Unit Spacestream.

Negli occhi e nelle “pillole di astronomia” degli studenti dei licei “Einstein – Da Vinci”, tutto il fascino del funzionamento sistema solare, della composizione e dei movimenti di pianeti e corpi celesti. La divulgazione scientifica ha ceduto il passo all’arte e alla cultura. L’attore, sceneggiatore e regista Francesco Tammacco ha vestito i panni di Galileo Galilei in un estratto dello  spettacolo teatrale “De-siderus. Com’è chiara la notte!”, liberamente ispirato a “Vita di Galileo” di Bertold Brecht. A chiusura della serata, il concerto “Universum. Come ruotano le note”, eseguito dall’orchestra da camera “Note di Puglia”, formazione musicale composta interamente da giovanissime donne pugliesi che ha eseguito alcune delle più celebri sinfonie di sempre, partendo da Bach, Mozart e Vivaldi, per approdare infine a Morricone e Coldplay.

«Il successo di questo evento – ha dichiarato la Prof.ssa Anna Salvemini, docente di Matematica e Fisica dei Licei Einstein Da Vinci e Presidente dell’UCIIM sez. Giovinazzo-Molfetta – giunge a coronamento del primo anno di attività della sezione UCIIM locale, chiudendo il corso di formazione per docenti “L’approccio umanistico delle STEAM”, a cui si affianca la conclusione del PON di Astronomia del Liceo Classico “Il cielo stellato sopra di noi”. Il corso, come anche questo articolato evento, reso possibile grazie alla collaborazione dell’amministrazione comunale,  è nato dalla volontà di aprire nuove prospettive di insegnamento attraverso cui fondere la cultura umanistica a quella scientifico – tecnologica. Oggi l’apprendimento, e quindi l’insegnamento, ha necessità di essere più trasversale, attingendo contemporaneamente a materie diverse, anche apparentemente distanti tra loro».

Come ha ricordato in apertura dell’evento il sindaco Minervini, Molfetta continuerà a nutrirsi di astronomia e scienza grazie alla fondamentale collaborazione fra Scuola e Territorio e alla possibilità di allestire un punto di osservazione astronomica a Torre Calderina, recuperando l’originaria funzione di avvistamento della torre costiera.

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