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Un filo rosso collega Pulo, Museo Archeologico del Pulo e Parco “Baden Powell” grazie al progetto “Natura a livelli – Elogio al Pulo“, che ha visto all’opera l’artista di fama internazionale Roberto Cireddu, in arte Ciredz.
Il progetto rientra nell’ambito del bando “Sthar Lab“, indetto dalla Regione Puglia per rivalutare gli elementi architettonici pugliesi e vinto dal Comune di Molfetta e dalla società affidataria, l’agenzia di comunicazione “I Monelli“.
“Sthar Lab” – Street Art è, infatti, il programma di interventi dell’istituzione regionale che intende promuovere il recupero di beni e luoghi culturali appartenenti ad amministrazioni pubbliche, con il potenziamento dell’offerta di beni e servizi del patrimonio culturale attraverso la realizzazione di opere di street art.
Il Comune di Molfetta ha individuato il Pulo di Molfetta come elemento archeologico naturale da valorizzare attraverso il progetto “Natura a Livelli – Elogio al Pulo”, che si basa sulla volontà di riflettere sui confini fra uomo (che ha abitato quei luoghi fin dai tempi del neolitico), natura e arte.
Poiché l’intera area del Pulo e del Museo Civico Archeologico non presenta pareti prive di vincoli ambientali o storici (sono aree sottoposte a vincoli paesaggistici dalla Soprintendenza), infatti, il Comune di Molfetta e l’agenzia I Monelli hanno individuato una estensione del percorso di valorizzazione ad un’altra area verde, sempre realizzata e ricavata in una zona carsica (in questo caso una lama), l’ex Parco di Mezzogiorno, re-intitolato Parco Baden Powell. La vicinanza e l’allineamento geografico fra i tre luoghi, in una sorta di triangolo intriso di storia naturale, ha fatto il resto.
«Uno dei più grandi polmoni verdi della città che – ha commentato il sindaco della città di Molfetta Tommaso Minervini – insieme a Lama Martina e agli altri parchi andranno a costituire la testimonianza concreta della cultura per l’attenzione all’ambiente ed insieme ai luoghi delle relazioni antiche, a partire dalle relazioni con i nostri bambini».
Ecco l’importanza di rendere il paesaggio protagonista dell’iniziativa.
«Abbiamo colto prima la sfida di interpretare il bando regionale, anche grazie all’idea del comune di includere nel progetto il Parco Baden Powell di prossima apertura, visto che il Pulo è un sito vincolato dalla Soprintendenza – ha affermato Nico de Nichilo, direttore creativo de “I Monelli”–, l’altra sfida poi è stata quella di individuare un artista di fama internazionale che riuscisse a interpretare l’esigenza del legame tra uomo e natura in un’opera rappresentativa del nostro territorio. Così è nata la collaborazione con l’artista sardo Roberto Cireddu, in arte Ciredz».
La peculiarità geologica della conformazione del Pulo, della sua caratteristica stratificazione (ecco perché “a livelli”) e la presenza di roccia e flora rara, hanno portato l’agenzia alla scelta dello street artist.
«Nelle mie opere sono sempre alla ricerca di raffinatezza e armonia – ha spiegato l’artista – a seconda dei contesti ciò che creo si mimetizza con l’ambiente oppure si contrappone ad esso per risaltare».
L’idea è stata proprio quella di superare il concetto di muro come limite, per renderlo un elemento di apertura che richiami la stratificazione, caratteristica del territorio (nello specifico della dolina carsica del Pulo e della lama del parco). La missione dell’artista, poi, non si è fermata al murales: egli ha realizzato anche un’opera scultorea, una installazione a tema, in cui linee, curve e colori si fondono e si modellano evocando il Pulo con uno stile contemporaneo. La scultura sarà ubicata in modo permanente all’interno del Museo archeologico del Pulo.
Per la realizzazione dei lavori artistici sono stati utilizzati colori e materiali ecosostenibili, nel massimo rispetto della natura. La sensibilità dell’artista sarà utile a porre un “inciampo visivo” all’interno del parco pubblico che riporti il fruitore o il visitatore al dovere di rispettare la natura e la sua magnificenza.
Il contributo delle scuole, in particolare dell’Istituto comprensivo statale San Giovanni Bosco con le quinte classi della scuola primaria e le prime classi della scuola secondaria di primo grado – Plesso “Vincenzo Zagami”, rappresenta un valore aggiunto per il progetto. Gli alunni, infatti, hanno collaborato a stretto contatto con l’artista nella realizzazione del murales all’interno del parco pubblico “Baden Powell”. A Mario Nardulli, responsabile dell’associazione Pigment Workroom, è stata affidata dall’agenzia I Monelli la cura dei laboratori per i ragazzi. Ciò servirà anche alla sensibilizzazione degli studenti verso la tutela del parco e dell’opera artistica alla cui realizzazione loro stessi hanno partecipato.
Durante le giornate di laboratorio, con gli stessi colori usati da Ciredz, grazie alla guida dell’associazione Pigment Workroom, coadiuvata dall’agenzia I Monelli, si è proceduto alla decorazione della parte più bassa della parete. Il gioco è stato quello della sovrapposizione di tante forme astratte, le une sulle altre, al fine di avere una prima stratificazione di simboli del Pulo.
Una volta terminata l’azione degli studenti, che si connette a quella dell’artista, Ciredz si è appropriato via via del suo spazio sul muro, arrivando alla fine di tutta la parete perimetrale con la sua opera monumentale. Lo street artist ha accompagnato le comunità scolastiche molfettesi nel percorso creativo di valorizzazione dei luoghi naturali della città.
Tale concertazione di sforzi e rilancio creativo apporta ai luoghi un cromatismo che rivitalizza le aree, non più intese come comparti isolati nella città, e induce a creare un legame rinnovato tra uomo, natura e città. Una interazione tra aree e percorsi artistici molfettesi che guidino i fruitori alla scoperta delle potenzialità intrinseche del territorio.
L’intera opera sarà presentata alla città in occasione dell’imminente inaugurazione del parco Baden Pawell.
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