L’ITET SALVEMINI DEDICA UN ALBERO A NASRIN SOTOUDEH, ATTIVISTA IRANIANA PERSEGUITATA

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Molfetta. Nel Giardino dei Giusti del ITET Salvemini c'è una albero per Nasrin Sotoudhe un simbolo per la lotta della giustizia in Iran
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Nella giornata di ieri, lunedì 29 maggio, gli alunni della 3^ C SIA e della 4^A CAT, insieme con i Professori Campi Rita, de Gennaro Filomena, D’Ettore Umberto e Gallo Violetta, hanno vissuto l’ultima tappa dell’attività dal titolo: C’è un albero per ogni uomo che ha scelto il bene“. Questa è la frase che apre i Giardini Dei Giusti di tutto il mondo, anche il giardino dell’ITET Salvemini.

Sull’esempio dello Yad Vashem di Gerusalemme, con l’obiettivo di onorare i Giusti di tutti i genocidi, nel 2003 è nato a Milano il Giardino dei Giusti. Più di cento Giardini sono poi sorti negli anni in Italia e nel mondo grazie alla passione di amministratori pubblici, associazioni, insegnanti, semplici cittadini.

I Giardini sono come libri aperti che raccontano le storie dei Giusti: hanno il compito di presentare all’opinione pubblica gli esempi di quanti, mettendo a rischio la vita, la carriera, le amicizie, sono stati capaci di preservare i valori umani di fronte a leggi ingiuste o all’indifferenza della società.

L’ I.T.E.T. ” G. Salvemini” ha voluto dedicare un albero del suo Giardino alla memoria di Nasrin Sotoudeh, giurista iraniana e attivista per i diritti umani, perseguitata per la sua lotta per la libertà nel Paese.

Nasrin dedica la vita allo Stato di diritto, ai diritti dei prigionieri politici, alla difesa degli attivisti dell’opposizione, delle donne e dei bambini di fronte al regime iraniano.
A causa del suo incessante impegno per la giustizia, in qualità di difensore dei diritti umani e delle libertà, Sotoudeh è continuamente presa di mira e perseguitata dalle autorità.

Dal 13 giugno 2018 è rinchiusa nel carcere di Evin, a Teheran, per aver assunto la difesa di un’attivista amica e di altre donne che, come lei, erano scese in strada e avevano protestato pacificamente contro l’obbligo di portare il velo. Dal 2021 non si hanno più sue notizie.
L’insistenza di Sotoudeh sullo Stato di diritto e la sua inesorabile lotta contro l’oppressione, l’hanno resa un simbolo della lotta per la giustizia in Iran.

 

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