EMERGENZA SICUREZZA A MOLFETTA, DAMIANO FAVUZZI (M5S): «STANZIATE RISORSE NON SUFFICIENTI»

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Molfetta. Secondo l’attivista pentastellato nel Bilancio 2023/25 risulta penalizzato, tra gli altri, il fondo destinato alla sicurezza
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Torna a discutere di sicurezza in città l’attivista penta stellato Damiano Favuzzi, presente all’incontro tenutosi di recente tra il Sindaco Minervini e le associazioni di categoria presso la sede della FAI – Antiracket regionale di Molfetta.

Presidente del Comitato di Quartiere Madonna della Rosa, Favuzzi è tra i promotori dei nuclei di Controllo di Vicinato, servizio autogestito dai residenti di cui il quartiere si è dotato negli scorsi anni. Nella nota diffusa alla stampa l’attivista sostiene che, secondo la sua opinione, condivisa dal Movimento Cinque Stelle molfettese, l’amministrazione comunale non sta facendo abbastanza per arginare l’emergenza sicurezza in città.

«È importante sottolineare che la figura del Sindaco è garante della sicurezza dei cittadini – dichiara Damiano Favuzzi così come tutta l’amministrazione comunale. È, dunque, loro dovere intraprendere azioni concrete affinché la città sia un luogo sicuro e protetto per tutti.
Nell’ultimo anno, però, i cittadini assistono inermi all’aumento di atti criminali, di vandalismo e di bullismo da parte delle baby gang. Tutto ciò ha determinato paura, angoscia e preoccupazione per i cittadini che vedono la loro sicurezza in città sempre più minacciata.

Per questo, già nel 2022, avevamo richiesto più volte che il patto di sicurezza tra Comune, Prefettura e Forze dell’Ordine fosse firmato (a seguito della delibera di giunta n.34 del 2018). A ciò è seguito solo uno striminzito comunicato stampa per rendere nota l’avvenuta firma del Patto.
È importante ricordare che il documento prevede maggiori risorse per la sicurezza, per il potenziamento delle tecnologie avanzate relative alla sorveglianza. Purtroppo, però, registriamo l’incapacità dell’amministrazione di spendere tutti i soldi disponibili nel bilancio di previsione.

Somme che potrebbero essere impiegate nel potenziamento del personale di Polizia Locale o investite in altri aspetti chiave per la sicurezza. Ancora, un altro aspetto previsto dal Patto è la collaborazione tra Forze dell’Ordine e comunità locali, per esempio il Controllo Di Vicinato.

Chiarito questo, crediamo che sia inutile continuare a “tirare per la giacchetta” sua Eccellenza il Prefetto di Bari, nonostante abbia firmato il Patto, come comunicato dal Comune di Molfetta.

Senza azioni concrete, il Patto rimane lettera morta. Per questo riteniamo che sia opportuno che si faccia da parte chi non ha la capacità di intraprendere forti azioni per la Sicurezza. I cittadini sono esausti!»

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