PALAZZO DOGANA, RINASCERE, L’ALTERNATIVA E MOLFETTA LIBERA: “L’INGOMBRANTE DEHORS PENALIZZA IL PAESAGGIO STORICO”

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Molfetta. La nota diffusa da Rinascere Molfetta entra nel merito delle motivazioni che hanno portato alla richiesta di accesso agli atti
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L’imponente dehors allestito davanti a Palazzo Dogana continua a tenere acceso il dibattito politico cittadino e Rinascere Molfetta torna sulle motivazioni che hanno portato alla richiesta di accesso agli atti, avanzata congiuntamente alle forze civiche e politiche Molfetta Libera (Area Pubblica e Sinistra Italiana) e L’Alternativa.

«Molfetta è orgogliosa dei propri scorci più suggestivi, delle proprie bellezze, dei propri beni comuni – si legge nella nota stampa diffusa da Rinascere Molfetta –  e lo è ancora di più quando si tratta di beni paesaggistici e storico culturali. È per questo, allo stesso tempo, che i cittadini si preoccupano, perché tali beni vengano tutelati e valorizzati adeguatamente.

Questo è certamente il caso delle aree di maggior pregio all’interno della cinta urbana: il centro antico, l’area portuale, il fronte mare del borgo e, quindi, gli edifici storici che fanno da cerniera tra il porto e il centro storico.  

Negli ultimi giorni siamo stati tempestati di segnalazioni relative all’occupazione di suolo pubblico a causa della realizzazione di un grande dehors per la somministrazione di bevande e alimenti davanti a Palazzo Dogana. Le forze civiche e politiche Molfetta Libera (Area Pubblica – Sinistra italiana), L’Alternativa e Rinascere con i consiglieri Annamaria Gagliardi, Domenico Gagliardi e Felice Spaccavento si sono tempestivamente attivati, chiedendo un doveroso “accesso agli atti” e producendo un intervento per “fatto grave” in Consiglio Comunale.

Lo scopo è stato duplice: innanzitutto quello di capire se questa Amministrazione Comunale abbia assicurato il rispetto della normativa e la trasparenza dei procedimenti e, inoltre, per tutelare gli edifici storici che fanno da cerniera tra il Porto e il nostro Centro Storico. Tali aree sono state liberate anni fa dalle auto e dal parcheggio selvaggio, ma ora hanno un’altra invadente “pergola bioclimatica” alta quasi 3 metri e munita di una pedana che occupa circa 200 mq dello spazio antistante il Palazzo Dogana.

Lo scopo non è certo quello di mutilare il potenziale turistico del territorio, che intendiamo valorizzare in tutte le sedi. Vogliamo solo preservare il fronte porto da strutture poco consone con il paesaggio e con il contesto storico architettonico. È per questo, infatti, che nel regolamento comunale dei dehors non sono stati previsti interventi analoghi in quelle aree, che godono, al contrario, della massima tutela.

All’Amministrazione comunale chiediamo senso di responsabilità, assicurandosi che non vengano lesi i più elementari principi che animano tutta la normativa in materia di tutela e valorizzazione dei beni paesaggistici e storico culturali».

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