EMERGENZA SICUREZZA A MOLFETTA, ASSOCIAZIONI E SINDACATI FANNO FRONTE COMUNE: «L’AMMINISTRAZIONE RISPONDA AL NOSTRO APPELLO»

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Molfetta. La richiesta, avanzata diversi giorni fa, è che venga convocato un consiglio comunale monotematico sull’emergenza sicurezza
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La paura e la preoccupazione che da mesi attanagliano i commercianti di Molfetta non si placano e resta alta la percezione dell’emergenza sicurezza in città.

Dopo mesi di spaccate, furti e rapine, le associazioni di categoria e i sindacati fanno fronte comune e propongono all’amministrazione una serie di iniziative volte ad analizzare e risolvere il problema, coinvolgendo la cittadinanza. Le proposte avanzate all’amministrazione comunale sono state esposte durante la conferenza stampa tenutasi  nella la mattinata di ieri, martedì 6 giugno, a Palazzo Giovene, indetta da Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti, assieme alle Organizzazioni Sindacali CGIL, CISL e UIL.

La prima richiesta, peraltro formalizzata a metà dello scorso mese, è la convocazione di un Consiglio comunale straordinario e monotematico aperto al pubblico, durante cui si possa discutere in maniera corale del problema per poterlo definitivamente risolvere. Oltre questo, associazioni di categoria e sindacati chiedono che venga ripristinato un presidio di Polizia Locale in Piazza Vittorio Emanuele, dov’era prima il Comando, oppure in un’altra zona “calda” della città. Inoltre, ci sarebbe bisogno di una maggiore presenza delle forze dell’ordine sia di giorno, che di sera e di una più adeguata illuminazione notturna, soprattutto a Ponente e nei quartieri in cui più si verificano episodi delinquenziali.

«In attesa del Consiglio comunale monotematico aperto alla cittadinanza – spiega Salvatore Farinato, presidente di Confesercenti Molfetta – abbiamo deciso di indire questa conferenza per sensibilizzare ulteriormente l’opinione pubblica riguardo la microcriminalità che,soprattutto nei mesi di aprile e maggio, ha assediato il nostro territorio e in particolare gli esercenti di centro e periferia».

«Ancora più preoccupati dei commercianti – spiega Michele Jacono, coordinatore CGIL Molfetta – sono i loro dipendenti, che si chiudono a chiave e aprono solo quando arrivano i clienti. Questo è un dettaglio di una gravità assolutamente non trascurabile».

«La situazione ci sta preoccupando parecchio – spiega Francesco Sgherza, presidente provinciale Confartigianato Bari e BAT – perché a Molfetta questi episodi non si erano mai verificati. Chiediamo all’amministrazione, ma anche a Prefettura e forze dell’ordine, un intervento più mirato perché le nostre imprese artigiane stanno subendo attenzioni che siano ulteriormente aggravate da minacce. Noi daremo il nostro pieno contributo al fine di garantire la massima attenzione su fenomeni che vanno arginati immediatamente».

«Il rischio è che la matrice dei fenomeni di microcriminalità diventi appannaggio della criminalità organizzata – spiega Mauro Francesco Panunzio, presidente di Confcommercio Molfetta –  sfociando in situazioni ancora più gravi e insostenibili per i commercianti. Noi chiediamo la possibilità di istituire un presidio di Polizia Locale laddove questi fenomeni si verificano, perché un agente in divisa diventa un importante deterrente per la delinquenza. Oltre questo, c’è bisogno di un aumento di personale in forza tanto al Comando, quanto alla Compagnia dei Carabinieri di Molfetta».

«Il fenomeno microcriminalità è concentrato nella zona di Ponente della città – spiega Lillino Di Gioia, coordinatore CISL Molfetta – dove imperversano la disoccupazione giovanile, la dispersione scolastica e una serie di situazioni che richiedono attenzione da parte dell’amministrazione comunale. Un errore strategico che va condannato, a nostro avviso, è stato quello di trasferire il Comando di Polizia Locale nella zona di espansione. Non solo maggiore controllo, serve anche più attenzione alle dinamiche sociali, affinché il problema possa essere risolto trasversale».

La parola passa adesso al sindaco e all’amministrazione comunale, a cui si chiede infine di potenziare il sistema di videosorveglianza attraverso un numero maggiore di telecamere e un controllo delle immagini registrate più puntuale.

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