TRAVOLTA E UCCISA SULLA LITORANEA DA UN’AUTO LANCIATA A 150KM ORARI, CHIESTE DUE CONDANNE PER OMICIDIO STRADALE

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Molfetta. Rischia 5 anni e 4 mesi di carcere la conducente dell’auto che travolse la moto su cui viaggiava la 24enne Barbara Picca. Chiesti invece 1 anno e 4 mesi per il centauro
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Si è celebrata lo scorso 7 giugno presso il Tribunale di Trani, l’udienza del processo per la morte di Barbara Picca, vittima a soli 24 anni del terribile incidente che avvenne nella notte del 17 luglio 2020. Secondo l’accusa la ragazza sarebbe morta a causa dell’alta velocità, calcolata a 150 chilometri orari, a cui viaggiava la Fiat Punto di Lucrezia Manzoni, che ha letteralmente travolto la moto KTM guidata da Gianandrea La Forgia, a bordo della quale si trovava Barbara.

Il pubblico ministero Francesco Tosto ha chiesto la condanna a 5 anni e 4 mesi per la 22enne Lucrezia Manzoni, accusata di omicidio stradale. Dalle indagini condotte dalla Procura della Repubblica di Trani, è emerso che l’imputata, risultata positiva all’alcol test con un tasso alcolemico di 1.31 grammi per litro, percorreva la litoranea alla velocità di 150 chilometri orari su una strada con limite massimo di 50 chilometri orari, lungo cui ha tamponato la moto KTM.

A causa del violento impatto la moto venne sbalzata per decine di metri sull’asfalto e i due ragazzi caddero rovinosamente al suolo. Barbara Picca morì sul colpo a causa delle lesioni riportate, mentre il ragazzo alla guida della moto, ferito, fu trasferito al Policlinico di Bari.

È lui il secondo imputato per cui il pm Tosto ha chiesto 1 anno e 4 mesi per cooperazione nel delitto di omicidio stradale, in quanto a bordo di una moto omologata per il trasporto del solo conducente. La sentenza sarà emessa il prossimo 4 luglio.

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