RIQUALIFICAZIONE LAMA MARTINA, LA NOTA CONGIUNTA DELLE ASSOCIAZIONI AMBIENTALISTE DI MOLFETTA

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Molfetta. In una nota congiunta le associazioni sottolineano tutti i passi necessari per valorizzare il polmone verde della nostra città
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A seguito dell’incontro promosso dall’Amministrazione Comunale per illustrare la proposta di riqualificazione di Lama Martina e raccogliere i pareri delle realtà invitate, alcune delle associazioni partecipanti, ovvero Legambiente, WWF, LIPU, Melphicta Kalipè, insieme all’Università Popolare Molfettese, Centro Studi Molfettesi, Magna Graecia, Comitato di Quartiere “Madonna della Rosa” hanno inviato al Comune e alla Città Metropolitana di Bari delle note condivise, nello spirito di migliorare quanto è stato presentato e privilegiare l’aspetto paesaggistico e storico – naturalistico del sito.

Le realtà sopra elencate pur non essendo state invitate all’incontro, condividono le riflessioni portate all’attenzione dell’Amministrazione Comunale, in quanto da anni attive sui temi ambientali, geomorfologici, naturalistici, storici, avifaunistici e paesaggistici del nostro territorio.

Pensiamo che Lama Martina vada preservata da qualsiasi intervento che possa pregiudicarne la delicata biodiversità, tutelando tutti gli ecosistemi presenti al suo interno.

Riteniamo che eventuali strutture ricettive vadano realizzate all’esterno della Lama e collegate tramite percorsi pedonali .

Tutte le opere rurali, in particolare le costruzioni a secco tipiche delle lame, vanno tutelate senza modificarne la destinazione d’uso a partire dal ponte Schivazappa.

L’immobile comunale a servizio della Lama, opportunamente riqualificato, potrebbe essere adibito a CEA, ovvero, a Centro di Educazione Ambientale.

Il percorso pedonale, immaginato all’interno di Lama Martina e con la funzione di collegamento del sito al mare, andrebbe intersecato con la viabilità esistente per rispettare sia gli ecosistemi sia gli aspetti geomorfologici del territorio.

Ancora riteniamo che le barriere architettoniche, presenti agli ingressi della Lama, vadano abbattute per favorire l’accesso alle persone con disabilità. Inoltre andrebbe immaginata un’area a loro dedicata.

Anche la sicurezza del sito andrebbe implementata con l’ausilio di un sistema di monitoraggio meteorologico. Ogni intervento dovrebbe, comunque, tener conto delle presenze faunistiche e botaniche, delle quali è necessaria una precisa mappatura, in particolare per le specie più rare e protette (come, ad esempio, le orchidee).

A seguito della pubblicazione, sull’albo pretorio, della determina che approva il progetto esecutivo della riqualificazione di Lama Martina, chiediamo che vengano pubblicati tutti i documenti. Chiediamo anche che la giunta, nell’approvare il progetto esecutivo, prenda in considerazione tutte le riflessioni inviate sino ad ora all’attenzione del Comune.

Pensiamo che questo progetto possa diventare il primo passo concreto verso la realizzazione dell’Ecomuseo del Nord Barese, prospettiva che condividiamo insieme ai Comuni di Bisceglie (ente capofila), Andria, Barletta, Corato, Ruvo, Terlizzi e Trani.

La valorizzazione di Lama Martina può essere il progetto pilota di una moderna visione del paesaggio, finalizzata non solo alla tutela della biodiversità e degli ecosistemi, ma anche a un differente modo di vivere e conoscere il territorio.

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