43ENNE MOLFETTESE MORTA DAL DENTISTA DOPO L’ANESTESIA, IMPUTAZIONE COATTA PER IL MEDICO

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Molfetta. La molfettese Doriana Scardigno perse la vita durante una seduta dal dentista, chiamato a rispondere dell’accusa di omicidio colposo
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Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Trani, Ivan Barlafante, ha disposto l’imputazione coatta per omicidio colposo a carico di Vito Paolo Sassi, il dentista che aveva in cura Doriana Scardigno, la 43enne molfettese morta nel suo studio.

I fatti risalgono al 13 gennaio 2022, quando la professionista molfettese si sottoponeva a un intervento di routine. A seguito della preanestesia, la donna ha accusato il malore che le si è rivelato fatale. Inutili i soccorsi del personale del 118 e i tentativi di rianimare la donna.

Perizia ed esame autoptico svolti all’epoca dei fatti non avrebbero fornito un quadro chiaro di quanto accaduto, perciò il magistrato inquirente della Procura della Repubblica di Trani, Roberta Moramarco, aveva chiesto l’archiviazione del caso.

L’ostinazione dei familiari della vittima, professionista conosciuta e apprezzata a tanto a Molfetta e quanto a Corato, difesi dall’avvocato Andrea Calò, ha portato alla nuova disposizione del gip, che ha invece archiviato la posizione dell’assistente alla poltrona.

Stando a quanto emerso dalle indagini dei Carabinieri, alla vittima sarebbe stato somministrato un anestetico e subito dopo sarebbe sopraggiunto il decesso. Si attende ora la data dell’udienza preliminare.

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